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Delvaux apre a Milano la prima boutique italiana

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La grande tradizione milanese incontra la più antica casa di pelletteria al mondo: è questo il concept elaborato dallo studio di architettura Vudafieri+Saverino Partners per il primo flagship store di Delvaux in Italia, una boutique icona nel cuore del Quadrilatero della Moda di Milano. 

Vudafieri-Saverino Partners, che dal 2012 cura la progettazione delle boutique Delvaux nel mondo, utilizza il linguaggio dell’interior decoration per raccontare il brand con una capacità narrativa che interpreta il contesto, le caratteristiche e la cultura di ciascuna città. 

In particolare, la sede della nuova boutique milanese è lo storico Palazzo Reina, recentemente restaurato: il concept si caratterizza così per una inedita commistione tra citazioni ed elementi del design milanese del XX secolo e riferimenti alla creatività belga. 

La boutique si sviluppa su 200 metri quadrati ed è articolata in una serie di sale di differenti ampiezze e atmosfere estetiche: ambienti ampi si alternano ad altri più raccolti, dove materiali nobili e colori neutri richiamano il lusso delicato e la raffinatezza delle creazioni Delvaux. 

Sin dall’ingresso si respira un inedito mix di storia e contemporaneità, a partire dalla prima sala, dove sulle pareti sono disposti dei pannelli di marmo che citano e celebrano gli ingressi tipici dei Palazzi milanesi del Novecento: soffitti e pareti sono stati decorati dall’artista Filippo Falaguasta che, in omaggio alla cultura di maestri milanesi come Gio Ponti e Piero Portaluppi, ha realizzato un disegno a losanghe, oltre a delle originali patines murales, come a rievocare un antico affresco poi rimosso. 

L’omaggio alla tradizione di Milano si ritrova inoltre nella scelta di arricchire l’arredamento con pezzi storici dei più grandi designer milanesi del XX secolo, quali Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella, Angelo Lelli; le luci, i mobili e le sedute dialogano, tra esuberanza e ossimori, con i tappeti ‘invecchiati’ del tedesco Jan Kath, adagiati sul pavimento in seminato. 

A cavallo tra estetica italiana e mondo fiammingo, nella seconda sala spiccano le forme sinuose dell’armadio iconico delle boutique Delvaux: normalmente sempre in gesso bianco appare qui in ebano di Macassar, con rivestimento dipinto a mano sul posto da artisti della scuola Van der Kelen di Bruxelles. 

La grande libreria a parete è invece l’elemento che contraddistingue la terza sala: alta oltre cinque metri, è ispirata a un edificio icona degli anni ’60, progettato da Luigi Caccia Dominioni in Piazza Carbonari a Milano; al suo interno sono ospitati gli accessori Delvaux, insieme a una preziosa collezione di vasi in ceramica del XX secolo di un’antica manifattura di Gant, mentre sulla parete opposta spiccano i colori di un grande mosaico degli anni ’70, un pezzo unico opera dell’artista Charles Gianferrari. 

Nel progetto di Vudafieri-Saverino Partners i complementi d’arredo non svolgono mai una funzione puramente decorativa, ma sono sempre concepiti come elementi “vivi”, funzionali all’esposizione del prodotto o al racconto del brand: tutti elementi che contribuiscono a rendere la boutique di Milano un luogo unico, in cui moda e design si fanno tutt’uno. 

Gli architetti Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino concludono: 

In questa nuova boutique abbiamo voluto celebrare i valori e l’heritage del brand, attraverso elementi che avessero un forte legame con il contesto artistico-culturale di Milano. Per questo il nostro punto di partenza sono stati nomi quali Caccia Dominioni, Gardella e Portaluppi, che hanno fatto la storia dell’architettura milanese e che sono da sempre dei riferimenti per il nostro lavoro”.