HomeDesignDisegnare la materia, Matrix4Design incontra Favaretto&Partners

Disegnare la materia, Matrix4Design incontra Favaretto&Partners

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In casa Favaretto il design è una questione di famiglia. Fondato nel 1973 da Paolo Favaretto e impostosi fin dagli anni ’80 in Italia e all’estero grazie a valori unici di affidabilità e competenza, dal 2009 lo studio ha visto infatti l’ingresso della seconda generazione rappresentata da Francesco Favaretto, estendendo gli ambiti di progettazione, dal disegno industriale alla comunicazione, dalla materia tangibile al digitale. Oggi, nel settore del product design, Favaretto&Partners spazia dalla telefonia all’arredamento (sedute, illuminazione, imbottiti), dal medicale ai complementi per la casa, specializzandosi in particolare nella progettazione, prototipazione e industrializzazione di arredi per l’ufficio, sedute tecniche (operative, direzionali) e sistemi per collettività. Noi però abbiamo incontrato Francesco Favaretto in occasione del recente successo della lampada Sata, insignita del German Design Awards 2019 e prodotta in collaborazione con la storica Vetreria Vistosi, vera e propria istituzione dell’industria vetraria muranese. Ecco le sue parole.

 

La lampada Sata, che nasce dalla vostra collaborazione con Vetreria Vistosi, ha appena vinto il German Design Award 2019. Quali sono le caratteristiche che la rendono unica? 

«Sicuramente per noi in studio Sata è unica perchè è stata una nuova occasione per lavorare su una lampada bi-materica con Vetreria Vistosi, l’azienda con più storia al mondo nella lavorazione del vetro soffiato. Da un punto di vista prettamente progettuale, ci siamo divertiti a disegnare un prodotto dalla forma goffa rendendolo elegante: Sata è “cicciona” ma leggera, morbida ma ben delineata e ben disegnata nelle sue linee ed è pensata nella sua bi-matericità per adattarsi perfettamente ad ogni interior

 

Sata è la terza collezione di elementi luminosi che disegnate per Vistosi, dopo Trepai e Jube. Esiste un filo conduttore che unisce la progettazione di questi tre prodotti?

«Il filo conduttore è la sfida che ci poniamo ogni volta che lavoriamo con due materiali: in questo caso il vetro – per il quale abbiamo sfruttato al massimo il know-how dell’azienda –  e il legno, un materiale che per noi è un must e che ritorna spessissimo nei nostri prodotti, siano questi un divano, un mobile, una poltrona o un sistema per l’ufficio. Il trait d’union tra Sata e Trepai è il concetto alla base del progetto: Sata è l’evoluzione di Trepai, è la stessa idea modellata su un gusto più contemporaneo. Sata ha delle linee decisamente più morbide e arrotondate rispetto a quelle rigorose e snelle di Trepai. Nella progettazione di Jube manca la bi-matericità anche se abbiamo voluto inserire un elemento di decoro cromato ramato. In questo caso abbiamo lavorato integrando al know-how aziendale la nostra capacità di guardare avanti ed essere attuali senza mai dimenticare il livello e lo stile del catalogo dell’azienda.»

 

Che cosa significa per voi lavorare con Vistosi? Qual è il valore aggiunto di un marchio dalla tradizione così antica? 

«E’ grande motivo di orgoglio per noi collaborare con Vetrerie Vistosi, anche perché in Italia lavoriamo solo con tre aziende di illuminazione che si muovono tuttavia in settori diversi.

Senza dubbio rivediamo nella storia di Vistosi la storia di Favaretto&Partners: quest’anno lo studio fondato da mio padre nel 1973 ha compiuto 45 anni, da dieci anni anche io lo affianco, e in questo rivediamo la storia di Giancarlo e Matteo Moretti.

Inoltre, è molto stimolante l’idea di lavorare con aziende che hanno il sapore, la storia, la cultura e il know-how e che allo stesso tempo apprezzano e capiscono la proposta di designer “visionari” che devono interpretare i bisogni futuri.»

 

Il German Design Award è un riconoscimento importante: quali sono i prossimi obiettivi che vi ponete come designer? 

«Il German Design è in realtà solo l’ultimo premio ottenuto da Sata: nel 2018 ha vinto un Good Design Award a Chicago e un Red Dot, in Germania. Il German Design Award è il riconoscimento che sancisce i migliori prodotti vincitori di tutti gli awards di design in Germania, per questo è motivo di grande orgoglio.

Quello che ci auguriamo per il futuro è che – oltre a vincere ancora premi – il mercato percepisca il nostro prodotto e la nostra visione di oggi per il domani: è l’augurio migliore che possiamo fare a noi come studio e alle aziende che scelgono di collaborare con noi.»