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iGuzzini illumina la Cappella degli Scrovegni di Padova

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La Cappella degli Scrovegni di Padova, capolavoro assoluto dell’arte medievale candidato a diventare Patrimonio UNESCO, accoglie il ciclo più completo di affreschi realizzati da Giotto negli anni della sua maturità, ponendosi di fatto come una delle più grandi meraviglie artistiche al mondo.

Tuttavia, la distribuzione asimmetrica delle finestre all’interno della Cappella, fin dalla sua realizzazione, ha prodotto una diffusione non uniforme della luce del sole, in quanto la parete finestrata è meno illuminata dalla luce naturale rispetto alla parete di fronte: ciò genera un costante cambiamento degli equilibri visivi nell’ambiente e un fastidioso effetto di controluce sugli osservatori.

La volontà di migliorare la fruizione dei capolavori giotteschi e la gestione del precedente impianto di illuminazione ha così condotto l’ISCR e il brand d’illuminazione iGuzzini a elaborare un innovativo sistema di illuminazione e realizzare, in tal mondo, una pionieristica applicazione di luce intelligente nel settore dei beni culturali.

Il progetto, realizzato in stretta collaborazione con la Sezione di Fotometria dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e con la supervisione della Commissione Scientifica Interdisciplinare per la Conservazione e Gestione della Cappella degli Scrovegni, ha dato avvio a un rapporto continuativo con la Cappella, per cui iGuzzini si impegna a suggerire negli anni a venire eventuali interventi migliorativi che si renderanno disponibili grazie alla continua evoluzione tecnologica delle soluzioni.

Il nuovo sistema di illuminazione IoT (Internet Of Things), frutto dell’integrazione di apparecchi a LED, sensori ambientali e applicazioni software su protocollo internet, consente di realizzare una vera e propria operazione di “restauro percettivo” del ciclo pittorico trecentesco.

L’installazione di apparecchi Palco COB e Laser Blade, a elevato indice di resa cromatica e adattati appositamente alle caratteristiche architettoniche del sito, garantisce inoltre immediatamente una migliore percezione cromatica degli affreschi, in particolare per la lettura delle tonalità calde (giallo-arancio-rosso), esaltando le aureole e le dorature all’interno.

L’impianto porta poi a un miglioramento immediato delle già ottimali condizioni conservative (con un azzeramento delle emissioni UV e IR per evitare il rischio di danneggiamento del ciclo pittorico) e a un risparmio energetico pari al 60% rispetto al precedente.

Ancora, l’utilizzo di prodotti con tecnologia Tunable White, che consente di regolare la tonalità di luce bianca in modo dinamico al variare dell’intensità della luce naturale, assicurerà, nel futuro, la migliore percezione delle opere in tutti i momenti della giornata.

In una prima fase, infatti, i sensori misureranno le variazioni della luce naturale; i dati raccolti permetteranno quindi di attivare, in una seconda fase, attraverso uno specifico algoritmo evoluto, un sistema dinamico di luce intelligente, in grado di adattare la luce artificiale al modificarsi delle condizioni ambientali e apportare benefici di natura visiva e conservativa.

La luce artificiale interagirà quindi dinamicamente con la luce naturale e si autoregolerà in temperatura colore e intensità fino al raggiungimento dei valori necessari a consentire sempre la migliore percezione possibile delle opere.

Il sistema opera su protocollo internet, scalato per nodi sensori e compatibile con la rete internet globale: ciascun nodo sensore è quindi raggiungibile da remoto al fine di visualizzare i dati misurati o modificare le impostazioni per una fruizione più emozionale, veritiera e immersiva delle magie cromatiche del maestro toscano.