HomeDesignMaterials Village e Smart City, Emilio Genovesi racconta la prossima Design Week

Materials Village e Smart City, Emilio Genovesi racconta la prossima Design Week

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Anche quest’anno, a consolidare quella che è ormai a tutti gli effetti una tradizione, torna alla Milano Design Week l’appuntamento con Materials Village, l’hub dedicato ai materiali e alle nuove tecnologie promosso da Material ConneXion, il network internazionale di consulenza sui processi produttivi innovativi più importante al mondo. Tra progetti d’avanguardia e partecipazioni d’eccezione sono moltissime le novità di questa edizione, a partire dalla straordinaria mostra dedicata alla Smart City e dalla collaborazione con Puma e il MIT Design Lab: ci racconta tutto questo Emilio Genovesi, CEO di Material ConneXion Italia.

 

In occasione della Milano Design Week torna protagonista anche quest’anno la mostra evento dedicata alla Smart City. Quali sono le novità relative a questa seconda edizione? 

“Material ConneXion nasce come cerniera proattiva collegante fabbricanti di materiali innovativi ed ecosostenibili e progettisti, architetti, designer: offre quindi un servizio all’innovazione delle piccole e medie  imprese.

Le competenze maturate  e l’evoluzione del contesto in cui ci muoviamo ci hanno indotto ad ampliare l’orizzonte della nostra missione e a contribuire alla diffusione dell’attenzione alla sostenibilità ambientale, con particolare riferimento all’uso delle tecnologie digitali collegate alla produzione, all’Economia Circolare ed all’uso delle nuove fonti di energia.

Lo scorso anno, con la mostra New Materials for a Smart City ci siamo accostati al tema della Smart City prendendo le mosse dalla base delle nostre competenze; quest’anno, con la seconda edizione Smart City: materials, technologies and people curata dall’architetto Giulio Ceppi lo affrontiamo e lo decliniamo con varie iniziative, tra loro collegate dall’intento di fornirne, grazie ad esperti dei diversi vettori della città intelligente, digitale ed inclusiva, una visione ampia ed articolata.”

 

Tra i numerosi argomenti, si rifletterà su materiali e tecnologie ma anche interconnessione e gestione dei dati, fino alle nuove forme di mobilità. Secondo lei quali saranno i cambiamenti più radicali che noi smart citizens ci troveremo ad affrontare nell’immediato futuro? 

“Le novità introdotte sono e saranno molte, dopo di che sarà l’accoglienza e l’uso che ne faranno i cittadini che ne determineranno l’affermazione  e il successo. Per questo diciamo che non ci sarà Smart City senza Smart Citizen e per questo oggi spesso si parla di Resilience City, cioè della capacità di adattamento che le città svilupperanno nel corso di questa transizione.

Credo che nell’immediato cresceranno i terreni della mobilità integrata e della sharing mobility, l’uso delle tecnologie IT nella definizione dei flussi di traffico e degli automezzi elettrici uniti al ritorno alle biciclette.

Lo stesso vale per l’uso delle tecnologie IT sui luoghi di lavoro e nella diffusione dell’e-commerce e della gestione dati: probabilmente ci si muoverà di meno sia per lavorare, si sposteranno le merci e non noi che andiamo a comprarle e lo stesso varrà per pagamenti ed acquisizioni di documenti.

Nelle nostre case saremo noi a decidere il livello di tecnologia che vorremo, in relazione alla nostra cultura e ai nostri rituali, ma sempre di più queste forme saranno meglio coibentate, progettate per risparmiare energia, e saremo chiamati ancor di più ad una gestione responsabile di scarti e rifiuti.

Ancora, sempre di più le nuove città applicheranno criteri di economia circolare e sostenibilità ambientale, aumenterà la presenza del verde, un verde diverso forse, che userà culture idroponiche e nuove tecnologie: per molti di noi l’orto in casa sarà una realtà.”

 

Infine, una battuta sulla quinta edizione di Materials Village. Che cosa vedremo quest’anno?

Il Materials Village manterrà le sue caratteristiche di piattaforma espositiva per i produttori di materiali innovativi in tutti i campi, un mix che va dalla grande ricerca internazionale alle eccellenze del Made in Italy.

Se guardiamo al blasone, sicuramente il progetto più quotato sarà quello presentato da Puma con MIT Design Lab nel campo delle produzioni bio-tessili, ma l’architetto Marco Piva progetterà una torre con nuovi materiali ceramici e da costruzione, avremo presenze che andranno dai polimeri avanzati ai nuovi materiali per facciate, alle pelli o ai laminati ed inoltre aziende interessanti dal Giappone e dalla Spagna.

Questa quinta edizione ci conferma che questa scommessa iniziata quasi per caso in Triennale nel 2014 è ormai un appuntamento fisso della Design Week.”