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Archea Associati progetta lo stadio urbano di Tirana

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Progettato dallo studio italiano Archea Associati e inaugurato di recente a Tirana, il nuovo Stadio Nazionale dell’Albania è il risultato di un intervento di sostituzione edilizia, in quanto ubicato nella stessa area dove sorgeva l’originale complesso sportivo dedicato all’atletica e al calcio disegnato alla fine degli anni Trenta dall’architetto fiorentino Gherardo Bosio.

L’edificio, ad eccezione della struttura monumentale di ingresso della tribuna autorità, è stato completamente demolito e ricostruito con l’obiettivo di costruire un impianto di calcio integralmente coperto con annessi servizi, funzioni e attività in grado di far vivere l’edificio tutti i giorni con continuità.

Per rispettare la storia e la tradizione del luogo e poter mantenere lo stadio all’interno dello stesso sedime, ampliandone però la capacità, lo studio fiorentino ha adottato soluzioni progettuali innovative: è stato mantenuto il disegno urbano immaginato dall’architetto romano Armando Brasini e sviluppato dall’architetto razionalista fiorentino Gherardo Bosio e, in continuità con l’intervento di Bosio, Archea Associati ha smontato e ricostruito in modo filologico la facciata monumentale della tribuna autorità, ripristinandola anche come valore e ruolo di elemento di accesso alle aree VIP dello stadio.

Il nuovo stadio si caratterizza per la presenza di tre tribune, invece che quattro, e si presenta come una sorta di teatro classico, in particolare per dare una risposta allo spazio limitato dell’area di progetto; altro elemento distintivo dell’opera è la torre alta 100 metri, dove tra un anno aprirà le porte un hotel della catena Marriott.

Sono poi previsti parcheggi, attività commerciali, spazi per la ristorazione, a completare il mix funzionale, mentre lungo il perimetro, sul fronte urbano, sono distribuiti spazi ad uso direzionale, sale conferenze e palestre; la torre situata a ridosso dello stadio diventa abitabile e non è quindi solo un simbolo, ma certo rende visibile lo stadio a lunga distanza ed è un punto di osservazione sulla città stessa.

Il progetto di Archea Associati tende a generare una spazialità urbana incentrata sull’idea di valorizzazione delle piazze pubbliche che creano nuovi ambiti e possibilità d’uso delle superfici circostanti lo stadio, prima negate alla collettività perché parte integrante dell’impianto sportivo.

Caratteristico anche l’involucro della nuova infrastruttura sportiva, dove si distinguono i colori rosso e nero che richiamano quelli della bandiera nazionale, e tutte le facciate, per una superficie totale di 30.000 metri quadrati, sono circondate da oltre 3.200 colonne/brise-soleil: elementi verticali, alti un piano, realizzati ad hoc e decorati in bassorilievo con un pattern che ricorda il tessuto degli abiti e dei tappeti tradizionali albanesi.

Per quanto riguarda infine la tecnologia costruttiva, si è optato per una soluzione mista, acciaio e calcestruzzo, in modo da minimizzare l’ingombro degli elementi strutturali verticali a vantaggio delle possibilità di utilizzo delle aree commerciali.

Il nuovo stadio di Tirana si configura quindi come un’opera di architettura e di ingegneria completamente Made in Italy, un monumento contemporaneo in grado di valorizzare, attraverso un’infrastruttura dedicata allo sport, l’immagine e il ruolo della capitale albanese.

Images Courtesy of Archea Associati.