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Casa di Confine, la casa di campagna cambia volto

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Un nuovo concetto di casa rurale, dove il confine scompare e lo spazio abitativo privato non è più separato dal lavoro nei campi: è questo il progetto di Casa di Confine, ideata dallo studio Simone Subissati Architects nelle Marche.

Lo studio, fondato ad Ancona nel 2001, voleva scardinare la forma lineare della tipica cascina italiana per immergere appieno i suoi abitanti nel paesaggio, un’area aperta e panoramica.

L’aspetto dell’abitazione prende ispirazione dalle case di campagna in pietra sparse qua e là nella regione, ma con una facciata più contemporanea e permeabile per sfumare il confine tra spazio privato e natura.

L’edificio lungo e stretto può così essere attraversato visivamente e fisicamente in diversi punti e comprende due livelli con finiture esterne a contrasto per esaltare la linearità generale del complesso.

Il piano terra ha un aspetto solido ed è dotato di un involucro a pannelli di acciaio verniciato rosso per evocare l’estetica delle fattorie locali, mentre il primo piano presenta una finitura in intonaco bianco autopulente punteggiato da finestre rosse squadrate ed è progettato per dare l’impressione che la casa “fluttui” sospesa sul paesaggio.

L’apertura della facciata al centro della casa conduce ad un cortile d’ingresso a doppia altezza e un corridoio conduce verso il soggiorno ampio e anch’esso a doppia altezza; sopra, un balcone dà accesso alla camera da letto padronale, ad una piccola zona living e ad un secondo bagno.

Come gli esterni (dotati di piscina), gli interni di Casa di Confine sono progettati per richiamarsi allo stile rurale locale: gli arredi sono minimali e dominati da legno di frassino bianco, pino e cemento, alla ricerca di un complessivo senso di autenticità.

Fotografie di Magi Galluzzi.