HomeArchitetturaProgetto CMR, partono i lavori per Spark One

Progetto CMR, partono i lavori per Spark One

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Lo scorso 9 ottobre, alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e dell’Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran, è stata posata la prima pietra del cantiere di Spark One, il complesso ad uso ufficio promosso dalla Joint Venture tra Risanamento e Lendlease (Intown) e realizzato dalla società di progettazione integrata Progetto CMR.

Il complesso sorgerà nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e metropolitana di Milano Rogoredo, assumendo quindi una valenza fortemente simbolica di nuovo portale d’ingresso alla città di Milano: in questo senso la scelta del nome non è casuale, poiché Spark sarà la “scintilla” dell’avvio dello sviluppo dei Lotti Sud dell’area.

L’impostazione progettuale di Spark One è frutto di un lavoro integrato tra urbanistica, analisi dei flussi, disegno degli spazi esterni e architettura che mira a ridefinire l’identità dell’area stessa ispirata ai concetti di comunità, sostenibilità, efficienza e partecipazione.

In particolare, la volontà di dar vita a nuovi modi di vivere gli spazi, aprendoli alla comunità e trasformandoli quindi in nuovi luoghi di socialità e di incontri, è tra i principi ispiratori del progetto.

A tal fine, il progetto prevede un edificio per uffici di otto piani fuori terra con un piano terra aperto e accessibile dall’esterno che ospiterà attività di tipo commerciale, creando quindi un nuovo luogo di aggregazione ed un nuovo polo attrattivo per l’intera area.

Questo ambiente si pone in osmotica connessione con le zone esterne, anch’esse disegnate per stimolare la socializzazione e il ritrovo: grande attenzione è difatti dedicata alle aree verdi, ai collegamenti pedonali e veicolari, realizzando un nuovo senso di vivibilità attraverso la costruzione di spazi accoglienti e stimolanti.

Il carattere dinamico e vivace del contesto esterno anima anche l’edificio stesso, un oggetto scultoreo ma mai statico, in dialogo aperto con il tessuto circostante: la facciata è infatti caratterizzata da una particolare trama di elementi verticali in grado di offrire una protezione solare, che sottolineano l’orizzontalità del complesso e determinano al tempo stesso giochi di luce e riflessi sempre diversi durante l’arco della giornata; sui lati nord e sud dell’edificio si affacciano poi degli spazi aperti, totalmente accessibili ed utilizzabili, di dimensioni tra loro diverse, contribuendo quindi al senso di “movimento” e di dinamicità del complesso.

Efficienza, funzionalità e massima flessibilità degli spazi per uffici si evidenziano alternando aree condivise aperte e informali a spazi più tradizionali e chiusi per i momenti in cui sono necessari tranquillità e privacy, venendo quindi incontro alle svariate esigenze del lavoro di oggi.

Le particolari scelte architettoniche del progetto, interamente sviluppato in BIM (Building Information Modeling – una metodologia che permette di visualizzare e gestire tutte le informazioni che riguardano l’intero ciclo di vita dell’edificio, dal progetto alla costruzione, fino alla sua demolizione e dismissione) rispondono non soltanto a criteri puramente estetici, ma anche all’obiettivo di creare un edificio altamente efficiente e sostenibile, pensato per l’ottenimento della certificazione LEED CS v4 Platinum, ovvero un chiaro livello di prestazione energetica ambientale di eccellenza ai massimi livelli di mercato.

Il complesso di Spark One a Milano Santa Giulia sarà infine tra i primissimi esempi in Italia di progetti architettura disegnati e misurati secondo le linee guida della certificazione WELL: si tratta di un protocollo di recente introduzione che valuta esclusivamente l’edificio nella sua capacità di fornire spazi che favoriscano lo stato di benessere e salute di chi lavora al suo interno (ad esempio, scale come strumenti di esercizio fisico pensato secondo i criteri di biofilia, spazi per la meditazione, informazioni sulla relazione salute-nutrizione-movimento).

Conclude l’Ingegnere Marco Ferrario, Presidente di Progetto CMR:

“E’ un grande onore poter essere presenti a questo momento così importante per la città di Milano. Siamo contenti di poter dare il nostro contributo al processo di rigenerazione urbana che sta coinvolgendo l’intera area di Milano Rogoredo, una rinascita all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, il cui centro nevralgico è la comunità”.