HomeDesignQuale futuro ci aspetta? Aldo Cibic presenta il progetto (In)complete

Quale futuro ci aspetta? Aldo Cibic presenta il progetto (In)complete

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Qualcuno ha detto, una volta, che solo le buone domande meritano buone risposte. In un’epoca come la nostra, così piena di interrogativi e apparentemente vuota di soluzioni, è arrivato il momento di porsi le questioni giuste sul presente e sul futuro.

La pensa così Aldo Cibic, nome altisonante del design italiano e internazionale, un tempo socio di Ettore Sottsass e fondatore del gruppo Memphis, oggi creativo e intellettuale dalle mille sfumature con il suo Cibicworkshop: parte infatti da lui l’idea di (In)complete, una piattaforma open source in costante evoluzione che mira a raccogliere dati per innescare un design process finalizzato a capire i meccanismi del progresso e a immaginare le sue possibili declinazioni, elaborando nuove linee di azione e discussione.

Quattro le tematiche fondamentali al centro di questo cloud di riflessione, rappresentazione virtuale dell’intelligenza collettiva contemporanea: 

  • Missing: cosa ci manca e cosa facciamo per ottenere quello di cui abbiamo bisogno?
  • Opportunity: che opportunità abbiamo? Per chi sono? Come generarle?
  • Progress: qual è la natura del progresso che stiamo vivendo? Come possiamo gestirlo?
  • Design: che parte può avere il design in tutto ciò?

Il design, del resto, è un concetto dalle molteplici implicazioni e applicazioni e dunque la soluzione può essere soltanto “investire” su di esso, come ci ha spiegato lo stesso Aldo Cibic quando l’abbiamo incontrato in occasione della presentazione del suo progetto durante l’ultima Moscow Design Week.