“Dipingo personaggi, teste. Non mi preoccupo della prospettiva o del rispetto per il corpo accademico. La mia pittura è libera”.
Pitu, pseudonimo usato fin da bambina, è una giovane pittrice di 25 anni originaria di Martigues, vicino Marsiglia. Cresciuta in una famiglia di artisti, dipinge le sue tele in modo istintivo ed emotivo, con colori intensi che si scontrano e vibrano. Autodidatta e anticonvenzionale, ogni suo gesto è spontaneo ed elettrizzante.
L’abbiamo incontrata recentemente a Milano durante la settimana dedicata all’arte e il suo stile pittorico, vivo e vibrante, realmente inconfondibile, ci ha immediatamente catturati. Sorridente e solare, ci ha accolti nel suo spazio con la tipica ospitalità di chi utilizza l’arte come mezzo espressivo senza filtri e senza inibizioni.
Il suo tratto è un caos controllato di energia, con volti vividi, forme distorte e colori audaci. Si percepiscono influenze di Basquiat e dell’Art Brut, ma il suo ritmo espressivo è unico. Utilizza acrilici, pastelli a olio, inchiostro e spray come canali diretti per le emozioni.
Pitu dipinge con la naturalezza del respiro, della danza e dell’amore, senza esitazioni. Le sue tele sono mondi dinamici dove l’istinto domina la ragione e la bellezza nasce dal disordine. Ammirare un suo quadro è un’esperienza intensa e immediata, dove l’arte si sente profondamente.
C’è un dettaglio che rende alcune sue tele ancora più speciali: la resina che Pitu usa come finitura. Questa tecnica fa risaltare i colori e dona un aspetto materico ai dipinti, come se fossero più brillanti e profondi. È una tecnica che ha imparato da suo padre, un’eredità preziosa che rende le sue creazioni ancora più moderne e attuali.
