HomeArchitetturaCome cambia la scuola dell'infanzia: il progetto "Mille Bolle" sull'Altopiano di Navelli

Come cambia la scuola dell’infanzia: il progetto “Mille Bolle” sull’Altopiano di Navelli

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Nel cuore dell’Altopiano di Navelli, a San Pio delle Camere (AQ), sta prendendo forma un progetto architettonico destinato a ridefinire gli spazi educativi per la prima infanzia: “Mille Bolle”, l’asilo nido e scuola dell’infanzia progettato dallo studio abruzzese LAP architettura.

Questo edificio è una delle “Scuole Consapevoli” di LAP, modelli educativi che trascendono la funzione meramente didattica per diventare metafora del percorso di crescita e spazi evolutivi, aperti e inclusivi.

L’ispirazione per “Mille Bolle” nasce dalla leggerezza e gioia delle bolle di sapone, uno dei giochi più amati dai bambini, simbolo di meraviglia, libertà e colore, che invitano a vivere il presente con curiosità e divertimento, ma al tempo stesso rappresentano un involucro delicato e protettivo, un abbraccio che custodisce l’infanzia e la crescita. In questo spirito, gli spazi sono concepiti per favorire la scoperta, il gioco e l’immaginazione, trasformando creatività, inclusione e desiderio di conoscenza in parte integrante dell’esperienza educativa.

© LAP Architettura

L’edificio, che accoglierà circa 52 bambini di cui 22 all’asilo nido e 30 alla scuola dell’infanzia, si sviluppa su una superficie di 750 mq su due livelli. Il piano interrato è dedicato agli spazi tecnici e di deposito, mentre il piano terra ospita la Scuola dell’Infanzia a ovest e l’Asilo Nido a est, ciascuno con accesso indipendente.

La caratteristica più distintiva del progetto è la sua pianta organica modellata, che a sud-ovest presenta pareti curve che creano le evocative “bolle” verso la valle e la Piana di Navelli. Queste “bolle” sono messe in relazione visiva tra loro da un sistema di finestre, leggermente sollevate da terra per garantire la visibilità anche ai più piccoli, e da porte-finestre che permettono l’accesso diretto alle corti esterne. Questo rafforza il legame tra interno ed esterno, promuovendo l’outdoor education. Le corti esterne sono a loro volta differenziate per colori, arredi e funzioni, offrendo esperienze sensoriali variegate e una gestione attenta degli spazi.

L’accesso alla Scuola dell’Infanzia (375 mq) avviene da via Grande, tramite una rampa che supera un dislivello di 2,5 metri. L’ingresso semicircolare funge da spazio di accoglienza, arricchito da alberature, una panchina in calcestruzzo e un’area parcheggio. Le tre “bolle” principali sono dedicate alle attività didattiche, ludiche e alla mensa, mentre la zona servizi comprende segreteria, aula insegnanti, servizi igienici e cucina.

L’Asilo Nido, che occupa 380 mq e include anche il piano interrato, si raggiunge da Vicolo del Pozzo attraverso un ingresso semicircolare con filtro. All’interno, si trovano due “bolle didattiche”: una per i lattanti e l’altra per i divezzi, con una zona riposo interna delimitata da pareti scorrevoli. L’area servizi del nido include la segreteria, la nursery, i servizi igienici per i bambini e gli spazi per il personale.

© LAP Architettura

All’interno, uno spazio connettivo centrale funge da ambiente di gioco condiviso, mentre all’esterno le corti protette offrono luoghi di socialità, movimento e scoperta. L’edificio è inoltre dotato di una copertura piana con impianto fotovoltaico, garantendo una maggiore efficienza energetica.

Come ha dichiarato Daniel Caramanico, socio cofondatore di LAP architettura, il progetto nasce dal ricordo dell’istinto infantile di giocare per ore in spazi semplici e aperti, dove il tempo si dilatava e la creatività si accendeva spontaneamente. “Il gioco, nella sua forma più autentica, è un aggregatore potente, un generatore di relazioni e possibilità,” ha affermato Caramanico, sottolineando come l’asilo e la scuola debbano accogliere, ispirare e nutrire questo slancio creativo, offrendo ai bambini spazi che li stimolino a esplorare, a meravigliarsi e a costruire il proprio mondo insieme agli altri.