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Picasso, Miró e Dalí: tre visioni, un’eredità

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Dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026, la Fabbrica del Vapore di Milano si trasforma nel palcoscenico di un evento culturale di risonanza internazionale: la mostra “I Tre Grandi di Spagna: Tre visioni, un’eredità”. L’esposizione non è solo un omaggio a Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí, ma un’immersione nell’eclettismo tecnico che ha ridefinito l’arte del Novecento.

© Andrea Boni

Il percorso offre un’occasione unica per addentrarsi nelle fasi salienti della carriera dei tre artisti, scoprendo come abbiano saputo moltiplicare i linguaggi artistici e lasciare un’eredità inestimabile. Attraverso una ricca selezione di grafiche, bozzetti, disegni e opere su carta, l’esposizione ricostruisce il dialogo vibrante e talvolta conflittuale tra questi tre titani dell’avanguardia spagnola.

© Andrea Boni

La mostra mette in luce la straordinaria versatilità dei maestri, focalizzandosi sull’arte riproducibile e sperimentale: le audaci innovazioni tecniche e concettuali di Picasso, le composizioni oniriche e poetiche di Miró, l’ibridazione costante di Dalí tra tecnica classica e media moderni.

La narrazione si intreccia inevitabilmente con la storia del XX secolo, segnata da dittature e conflitti. L’esposizione tocca temi cruciali come quello della Pace, richiamando la potenza emotiva del capolavoro di Picasso, il Guernica, con l’esposizione dei bozzetti preparativi dell’opera.

© Andrea Boni

Picasso, Miró e Dalí furono figure centrali nell’arte del Novecento, nella capacità eclettica di utilizzare un’ampia varietà di media e di abbattere la distinzione tra arte “pura” e arti applicate attraverso l’uso di materiali non tradizionali e l’esplorazione di numerosi campi espressivi.

© Andrea Boni

Picasso integrava materiali poveri come giornali, cartone e sabbia nei suoi collage e fece della ceramica una parte fondamentale della sua produzione. Miró dipingeva su supporti non convenzionali e sfruttò ampiamente l’arte grafica, la litografia e l’incisione per diffondere il suo linguaggio artistico. Dalí univa la sua maestria nelle tecniche classiche con i media moderni come la fotografia, la pubblicità e il cinema.

© Andrea Boni

Negli ambienti teatrali i tre artisti crearono inedite e straordinarie scenografie e costumi. Picasso collaborò con i Ballets Russes di Diaghilev. Miró realizzò scenografie per Jeux d’enfants e Mori el Merma.  Dalí è ricordato per Baccanale e collaborazioni con registi come Visconti.

© Andrea Boni

Nel mondo del design e dell’architettura i loro interessi spaziavano dalla grafica al design, fino alla scrittura. Nell’ambito dell’arte pubblica hanno lasciato un contributo fondamentale per l’arte su larga scala: Miró con grandi mosaici, Dalí con statue pubbliche e Picasso con disegni incisi sulla facciata dell’Ordine degli Architetti della Catalogna.

© Andrea Boni

I tre grandi artisti spagnoli, veri e propri catalizzatori dell’innovazione novecentesca, hanno moltiplicato radicalmente i linguaggi dell’arte, sfidando e superando le classificazioni accademiche e tradizionali che confinavano le discipline. Con una libertà espressiva audace e una versatilità tecnica senza precedenti, non solo hanno ridefinito il ruolo dell’artista nel XX secolo, ma hanno stabilito un nuovo modello capace di muoversi fluidamente tra generi artistici e media.