Casa GG, una residenza unifamiliare realizzata dallo studio michielizanatta (con sedi a Udine e Treviso), non è solo un progetto architettonico, ma una vera e propria dichiarazione di fiducia nel futuro. Situata nella prima periferia di Udine, all’interno di una zona residenziale di nuova lottizzazione, la casa è stata concepita per una giovanissima coppia, fungendo da rifugio, apertura e promessa per il loro inizio.
L’idea progettuale è nata in un momento complesso, durante la pandemia, periodo in cui l’abitare è tornato centrale nel pensiero collettivo. Nonostante il cantiere sia stato avviato in piena incertezza, tra limitazioni e difficoltà logistiche, proprio da questo contesto è scaturita una riflessione profonda: la necessità di creare un luogo capace di ampliare la qualità della vita quotidiana, mettendo costantemente in dialogo l’interno e l’esterno, la protezione e la libertà.
Il design, firmato da michielizanatta, si sviluppa su un unico livello attraverso l’accostamento di due volumi distinti ma complementari. Da un lato troviamo un corpo chiuso e compatto, rivestito da superfici continue e opache, un volume “silenzioso ed essenziale”. Questo settore ospita la zona notte e gli spazi di servizio, con aperture calibrate specificamente per garantire riservatezza e comfort.
Accanto a questo nucleo riservato si dispiega il secondo volume, concepito come un padiglione di vetro, permeabile e luminoso. Qui, cucina, pranzo e soggiorno confluiscono in un grande ambiente unico, pensato come un “vuoto abitabile”. La zona giorno si trasforma in base alle stagioni e alle esigenze, diventando un luogo di relazione, contemplazione e apertura.
L’elemento chiave che unisce idealmente gli spazi è l’ampia copertura in aggetto. Questa non solo fornisce ombra e calma, ma proietta lo spazio domestico verso il giardino, dissolvendo di fatto i confini tra casa e paesaggio.
La composizione complessiva evoca suggestioni proprie dell’architettura giapponese, reinterpretate in chiave locale: un equilibrio ricercato tra rigore e leggerezza, tra il senso del limite e la libertà dello sguardo.
Nella realizzazione, l’uso di materiali naturali – legno, vetro, intonaco e lamiera – contribuisce a costruire un’architettura accogliente e permeabile, dove la luce stessa è utilizzata come materia costruttiva. La circolazione perimetrale ampia e le grandi vetrate scorrevoli esaltano questa permeabilità, permettendo al verde, filtrato dalle ampie superfici vetrate, di entrare e attraversare la casa.
In un contesto urbano di lottizzazione ordinaria, lo studio michielizanatta ha adottato un approccio progettuale per sottrazione: pochi segni, proporzioni curate e materiali sinceri. Il risultato è un’architettura che dialoga con il paesaggio più attraverso la misura che attraverso la forma e restituisce allo spazio il suo valore essenziale: quello di espandere la vita di chi lo abita.


