HomeArchitetturaEpiHub, la nuova sede della Fondazione Elserino Piol a Valmorel

EpiHub, la nuova sede della Fondazione Elserino Piol a Valmorel

-

 

Nelle valli bellunesi, a Valmorel, terra natale di Elserino Piol, pioniere di internet e del venture capital, la sua visione rinasce in una struttura architettonica che funge da ponte tra il passato storico della montagna e il futuro dell’innovazione. L’EpiHub, nuova sede della Fondazione Elserino Piol, non è semplicemente un complesso ma è un modello di rigenerazione urbana e sostenibilità, concepito con l’obiettivo di restituire al piccolo borgo un luogo vivo e aperto alla collettività, dove la cultura e la tecnologia possano incontrarsi.

L’intervento di architettura contemporanea, firmato dall’architetto Manlio Olivotto, ha trasformato l’ex locanda storica della valle in un laboratorio di innovazione sostenibile.

EpiHub
© Fondazione Elserino Piol

Nello specifico i lavori hanno interessato un complesso ricettivo storico su tre piani, la cui parte più antica risale ai primi del Novecento e che nel tempo aveva subito successive stratificazioni e ampliamenti. La sfida progettuale consisteva nella rifunzionalizzazione della struttura, ormai in disuso, unendo il progresso tecnologico e la sostenibilità ambientale al rispetto del patrimonio edilizio storico.

Il risultato è un organismo architettonico contemporaneo di 600 mq, che ha la capacità di dialogare con la tradizione montana e di convogliare memoria, innovazione e vitalità comunitaria in un unico luogo.

La nuova composizione di EpiHub, inoltre, va oltre i confini del complesso stesso e mira a ridisegnare le relazioni urbane di Valmorel. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso la riqualificazione della corte interna dell’edificio, la quale è stata restituita alla comunità come punto centrale del borgo. Il progetto prevede infatti una connessione diretta tra la piazza del paese e la corte privata di EpiHub, trasformando l’intero complesso in un elemento di mediazione urbana che favorisce attivamente l’aggregazione sociale.

© Fondazione Elserino Piol

Il cuore concettuale del progetto trova la sua massima espressione materica nel piano seminterrato. Questa sezione è interamente rivestita da pietra calcarea locale, inserita in gabbie metalliche, le cosiddette “gabbionate”. Questo basamento è solido e materico, richiamando la natura rocciosa delle Dolomiti e simboleggiando metaforicamente la solidità e la resilienza di Elserino Piol, cui la Fondazione è dedicata. La pietra del territorio, reinterpretata attraverso un linguaggio architettonico attuale, diviene così emblema di forza e stabilità. Le gabbionate, inoltre, rappresentano un sistema costruttivo integrato che garantisce coerenza paesaggistica e inerzia termica.

Le integrazioni funzionali recenti, invece, sono rivestite in larice locale. Questo materiale caldo, tipico della montagna, è la cifra stilistica dell’intervento e distingue le nuove volumetrie dall’esistente storico. Tra gli elementi più distintivi spicca il padiglione Elserino Piol, uno spazio di forma ovale che emerge dal seminterrato, conferendo dinamismo e vitalità all’intera struttura. A completare l’opera, sono stati ampliati gli spazi della cucina, integrata la torre dell’ascensore e rinnovate le camere, che offrono comfort contemporaneo unito alla cultura montana. Anche la locanda riprende vita, proponendosi come punto di riferimento gastronomico del territorio, con una cucina che valorizza i prodotti e le filiere produttive del bellunese.

© Fondazione Elserino Piol

All’interno del piano seminterrato, la progettazione degli spazi riflette la personalità dinamica e l’energia di Elserino Piol attraverso l’uso di una palette cromatica contrastante di giallo e grigio, colori che traducono spazialmente i concetti di vivacità e innovazione. Gli ambienti, organizzati in un open space multifunzionale, ospitano aree di coworking pensate per favorire interazione e sviluppo di nuove idee, un percorso visivo sui momenti chiave della vita di Piol, e la sua biblioteca storica trasferita da Milano. Infine il progetto è fortemente incentrato sulla sostenibilità ambientale, integrando soluzioni tecnologiche all’avanguardia: dalla scelta dei materiali naturali come legno e pietra, all’utilizzo di energie rinnovabili, tra cui un impianto a biomassa per la produzione di calore, sistemi di contenimento energetico e impianto fotovoltaico.

© Fondazione Elserino Piol