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Massimo Iosa Ghini firma il nuovo store di Terme di Sirmione

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Nel cuore della penisola gardesana ha trovato posto il nuovo store di Terme di Sirmione, progettato dall’architetto Massimo Iosa Ghini.

“La visione che guida lo sviluppo della linea cosmetica Terme di Sirmione è portare a casa i benefici sulla pelle dell’acqua sulfurea. Un’esperienza sensoriale che gli ospiti vivono nelle nostre SPA e che ora ritrovano nel nuovo store: un beauty bar dove entrare in contatto con la materia termale vivendo un’esperienza olfattiva e tattile personale. Questo negozio rappresenta un primo passo della nuova strategia retail del brand, che prevede nel futuro il ridisegno degli altri store di Terme di Sirmione dislocati a Scalo Milano Outlet & More, a Brescia e all’interno dei centri termali dell’azienda, e ci auguriamo, all’apertura di altri“, ha spiegato Margherita De Angeli, Direttore Generale di Terme di Sirmione.

Il concept spaziale del progetto rimanda a una costante delle opere di Massimo Iosa Ghini: linee caratterizzate da un design liquido, dalle forme organiche, fluide e vitalistiche che riprendono echi futuristi, ma sono comunque concentrate sulla ricerca del comfort ergonomico e percettivo, sulla definizione di un linguaggio emozionale. A spiccare nello spazio è una fluida linea di luce azzurra che racchiude la “vasca” centrale dove è collocato il desk.

Come ha sottolineato l’architetto, lo store è stato realizzato partendo da quattro elementi-codice. “Il primo è la Città di Sirmione intesa come località italiana conosciuta con caratteristiche turistiche ben delineate: abbiamo lavorato sul marchio che rappresenta lo skyline della città; il secondo è l’Acqua intesa sia come elemento fisico-naturale con le sue proprietà termali, sia come segno cromatico per conferire delle suggestioni formali come la fluidità della linea; come terzo “codice” abbiamo scelto un colore preciso, un Azzurro che poi è stato declinato su varie tonalità e un materiale, il Rame, inteso come colore ma anche come componente connotativa del progetto; infine il quarto elemento è il Fango che identifica il legame con il territorio, la città di Sirmione e le Terme e che ha generato l’idea dell’Ampolla, oggetto simbolico ma anche funzionale appositamente disegnato, per raccogliere il fango stesso e provarlo. Partendo dall’idea di fare un test sulla pelle della mano, il fango crea una sensazione più diretta con il cliente”.

Di particolare rilevanza nello store è anche la progettazione dell’illuminazione a LED. Qui i protagonisti sono degli apparecchi illuminanti di Guzzini in grado di creare interessanti effetti cromoterapici. Lo scopo è quello di provocare un effetto di rigenerazione e benessere in tutti i clienti che entrano nel negozio.

“Lo studio illuminotecnico nei nostri progetti è stato da sempre molto importante ma è diventato prevalente negli ultimi anni. Lo spazio essenziale del negozio di Sirmione, fatto di pochi elementi – una scaffalatura e un getto d’acqua centrale che si integra all’architettura dello spazio – è enfatizzato dal punto di vista illuminotecnico con la possibilità di attivare tre scenari con le luci LED”, ha concluso l’architetto.