HomeArchitetturaStudio Bocchi progetta il nuovo stabilimento E80 Group a Carpineti

Studio Bocchi progetta il nuovo stabilimento E80 Group a Carpineti

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A Carpineti, sull’Appennino reggiano, Studio Bocchi ha recentemente realizzato lo stabilimento GOR.FAR. (parte di E80 Group), un nuovo edificio produttivo destinato alla lavorazione di carpenteria metallica pesante per l’industria 4.0.

Il nuovo edificio sorge sul sedime di una fabbrica preesistente, su un terreno collocato in posizione leggermente ribassata lungo la strada provinciale che lo lambisce e che conduce a Carpineti.

Il principale corpo di fabbrica, 12.000 metri quadrati di superficie e 11 metri di altezza necessari per l’impiantistica, è disposto ortogonalmente rispetto alla strada provinciale. Al suo interno si trovano aree destinate al carico e allo scarico, al taglio laser, alla piegatura, alla saldatura e alla verniciatura dei componenti.

Sulla facciata principale, quella che guarda a ovest, il volume elabora due forme di mediazione, distinte e complementari, che corrispondono alle due campate dell’edificio e che interpretano il rapporto di vicinanza con il centro abitato.

Da una parte, in corrispondenza dell’area di stoccaggio, l’edificio estroflette una struttura a telaio che duplica la facciata e nella cui maglia, in una successione regolata dalla scansione modulare, sono ospitati degli alberi di alto fusto. Si tratta di piante di leccio scelte per lo sviluppo della chioma e perché sempreverdi; esse integrano l’architettura, che non viene nascosta.

La parte bassa di questa facciata è vetrata, così da mettere in dialogo interno e esterno e offrire condizioni di benessere all’ambiente di lavoro. È questa la porzione più prominente del fronte principale, nel quale prende forma una sorta di volume immaginario che sembra voler proiettare verso l’esterno il cuore della fabbrica.

Come un contrappunto, dall’altra parte della facciata, nell’angolo che guarda a Carpineti, i progettisti hanno definito un corpo uffici ribassato e arretrato rispetto al resto dell’edificio, con il piano terra che continua la vettura adiacente e il piano superiore rivestito di lamelle metalliche che generano un effetto di leggerezza e profondità, in contrasto con le superfici opache della parte produttiva.

Le lamelle assumono due colorazioni: il nero utilizzato in tutto l’intervento e il giallo aziendale, con un effetto che, oltre a riprendere il family feeling cromatico delle aziende del gruppo, accentua la riconoscibilità della soluzione d’angolo. Inoltre, l’impatto visivo generale dello stabilimento è ridotto al minimo e definito dalla scelta di una palette cromatica incentrata sui toni del nero e antracite, utilizzata per tamponamenti verticali e finiture.

Grazie al progetto di Studio Bocchi, dunque, la volontà di mitigare l’imponenza di un edificio industriale di queste dimensioni decomponendo la sua facciata più rappresentativa dà luogo a un vero e proprio spazio di mediazione che contribuisce al dialogo tra le diverse temporalità dell’ambiente di lavoro e del territorio che circonda l’opera.