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Al via i lavori per la Città della Salute e della Ricerca firmata Mario Cucinella

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Da polo industriale ormai obsoleto a centro di cura e di ricerca scientifica: con la firma dell’accordo avvenuta lo scorso 10 febbraio si avvia finalmente il percorso che porterà alla realizzazione del progetto Città della Salute e della Ricerca a Sesto San Giovanni (Mi).

Un grande intervento che porta la firma di Mario Cucinella e parte dal concept dell’ospedale modello di Renzo Piano e Umberto Veronesi per rivisitare l’idea del luogo dell’ospitalità, nell’ottica di una maggiore “umanizzazione” del centro di cura.

Promosso dalla Regione Lombardia, con l’obiettivo di creare un polo innovativo multidisciplinare, il complesso punta a diventare un luogo di produzione immateriale, d’innovazione e di ricerca scientifica, capace di arricchire il nuovo parco urbano.

Ne deriva l’esigenza di instaurare un dialogo proficuo tra uomo e natura, in cui il verde diventa metafora della guarigione: gli spazi sono stati progettati come luoghi di soggiorno, di relazioni umane utilizzando elementi che comunicano sicurezza, orientamento e armonia, a partire da cinque giardini, “del respiro”, “dell’emozione”, “della pienezza”, “del cambiamento” e “della rinascita”, vero cuore pulsante del progetto.

Inoltre, la Città della Salute e della Ricerca di Cucinella è inoltre un modello edilizio e organizzativo nel quale le attività cliniche e di ricerca avvengono in luoghi contigui ma con proprie specificità, marcando una netta differenziazione con i modelli consueti di edilizia ospedaliera.

Del resto, l’obiettivo è quello di portare la malattia dentro il luogo di cura, generando spazi di umanità, di natura, di urbanità e di lavoro, puntando sull’ibridazione: luoghi intermedi di incontro fra chi sta dentro l’ospedale e chi sta fuori, appartamenti aperti con salotti, terrazze e cucine pubbliche che consentano l’incontro fra il malato e i suoi ospiti.

Spiega Mario Cucinella:

«Grazie a questa firma finalmente, dopo tanto tempo perso, si può partire con la progettazione. Ora è importante che si proceda nel costruire quest’opera. Intervento che è sicuramente il più importante di questo tipo in Europa. Abbiamo cercato di sviluppare un progetto in cui la bellezza spaziale diventa elemento centrale nella ricerca verso l’umanizzazione delle cure, e in cui il paziente è al centro del servizio. Per millenni l’uomo ha sviluppato una complicità fondamentale con il mondo vegetale che con questo progetto vogliamo nuovamente far nostra».

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