Vincitore del primo Compasso d’oro nel 1954, Carlo De Carli è stato uno dei protagonisti dell’architettura e del design italiano del secondo dopoguerra. La sua opera e il suo pensiero, oggi più che mai attuali, sono i protagonisti della mostra Carlo De Carli Corollario, organizzata e ospitata dal Politecnico di Milano dal 17 marzo al 7 maggio 2025 e curata da Lola Ottolini, Margherita De Carli, Claudio Camponogara, Gianni Ottolini e Roberto Rizzi.

© Stefano Topuntoli
Tra le sale si possono dunque ammirare materiali inediti e originali che mai prima d’ora sono stati esposti tutti insieme. Tra questi vi sono per esempio arredi, disegni, modellini, dipinti e ciclostilati originali delle sue lezioni, consegnati ogni giorno agli studenti, editoriali scritti per le riviste da lui dirette – Il Mobile Italiano (1957-1960) e Interni (1967-1971) – fino a biglietti, lettere e disegni di amici e colleghi come Carlo Mollino, Gio Ponti, Luigi Moretti, Lucio Fontana, Roberto Sambonet, Marco Zanuso, Giovanni Muzio e Mario Sironi.

La mostra Carlo De Carli Corollario indaga infine la filosofia progettuale dell’architetto attraverso molteplici approfondimenti, i “corollari” appunto, che, ricomposti in un quadro d’insieme, ne descrivono metodo e linee di ricerca: Il pensiero e le parole, Il regalo della pittura, Corrispondenze di sensi, Attualità dei mobili, Trame espositive, Ricerca in architettura, Il progetto del mobile, L’insegnamento e la scuola.