Milano accoglie il nuovo Centro Re.Te, un innovativo spazio polifunzionale di 200 mq in viale Sondrio 7, concepito dallo studio Lascia la Scia per il benessere e il recupero di giovani in disagio. L’approccio progettuale si allontana dall’idea clinica della terapia, abbracciando una dimensione relazionale, intima e domestica, mirando a creare una vera e propria “seconda casa”.
Il progetto è promosso dalla Fondazione Carolina – sorta in memoria di Carolina Picchio, la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Europa – e offre gratuitamente i suoi spazi, dove educatori professionali di Pepita guidano percorsi di sostegno e ascolto per le nuove generazioni. Per Lascia la Scia, uno studio di cinque architette milanesi fondato nel 2011 e specializzato nella progettazione di ambienti educativi e sociali, contribuire a Re.Te è stato un “atto civile e sociale”. Questo evidenzia come il design non sia solo estetica o funzionalità, ma possa diventare strumento di cura e accoglienza, migliorando la qualità della vita e mettendo l’individuo al centro in ogni sua dimensione.
Un design empatico: colore, forma, luce e natura per il benessere
La progettazione degli interni di Re.Te è guidata da un’attenta sensibilità. Il colore gioca un ruolo centrale con contrasti armonici tra tonalità fredde e calde: il blu e l’azzurro, prevalenti su pareti e pavimenti, infondono calma e serenità, mentre accenti di giallo senape e mattone stimolano creatività e attenzione. Questa scelta va oltre l’estetica, basandosi su una riflessione profonda: mira a ricreare le complesse esperienze sensoriali che la natura offre, per favorire il benessere psico-fisico e fare sentire i giovani “più vivi, stimolati, presenti”.
Le forme morbide e continue, con onde fluide disegnate a parete e pavimento, creano un flusso visivo e percettivo armonioso e senza soluzione di continuità tra un ambiente e l’altro. Lo spazio principale si configura come un grande open space flessibile e trasformabile, adattabile alle diverse esigenze dei ragazzi e degli educatori. Gli arredi sono stati scelti con cura per incoraggiare diverse modalità di interazione: da sedute per momenti di confronto più formale a poltrone-sacco morbide e avvolgenti che invitano a rilassamento e fiducia, fisicamente ed emotivamente. Tavoli su ruote con piano ribaltabile offrono ulteriore versatilità, permettendo la creazione di sottospazi dedicati o aree di maggiore riservatezza.
In linea con i principi del Biophilic Design, il centro integra sapientemente elementi ispirati alla natura. Ampie finestre che affacciano sul cortile condominiale alberato permettono alla luce naturale e alla vista sul verde di diventare elementi attivi del benessere, aiutando a ritrovare equilibrio e concentrazione. Panchette in legno sotto le finestre offrono “piccole zone di sosta” per rilassarsi o semplicemente guardare fuori. Anche la luce artificiale è studiata con grande attenzione per modulare intensità e temperatura, creando scenari differenziati e atmosfere calde, protettive e intime, funzionali a ogni attività o momento di relazione.
Oltre all’ampia zona open space, il Centro Re.Te ospita due salette private, concepite come “piccole camere di casa” per colloqui riservati, con poltrone avvolgenti e schienali alti che infondono una sensazione di sicurezza e protezione. Un tavolo ovale incoraggia l’interazione e la discussione.
Il progetto del Centro Re.Te dimostra concretamente come un design attento e una progettazione consapevole possano non solo ospitare, ma trasformare, generando luoghi che lasciano una traccia tangibile di cura e accoglienza per le nuove generazioni.