In un antico nucleo rurale del Cinquecento sulle colline del Prosecco Superiore, trova oggi posto la Cantina Monban. Il sito è stato convertito a cantina nei primi del Novecento ma è rimasto abbandonato per diversi anni prima di essere recuperato dal proprietario della cantina Matteo Bisol e dall’interior designer Veronica De Martin, che lo hanno trasformato nel cuore pulsante di un progetto di vita che intreccia territorio e imprenditorialità.
L’intervento di riqualificazione ha interessato un’area di circa 150 metri quadri articolata in tre ambienti: un portico dedicato alla ricezione e alla lavorazione delle uve, la sala degustazioni e la cantina vera e propria.
L’intero progetto ha privilegiato un linguaggio di continuità con l’esistente: i portoni in legno originale, le pareti in sasso lavato e le vasche in cemento degli anni Sessanta sono stati conservati e integrati in una narrazione materica che valorizza l’identità del luogo. Una scelta coerente con il metodo produttivo della cantina, basato su fermentazioni spontanee, lavoro manuale e tempi lenti.
Seguendo rigorosamente il rispetto dei vincoli storici e paesaggistici, sono stati impiegati materiali legati al territorio e alla natura della struttura come rovere, pietra e cemento.
I pavimenti sono rivestiti in calcestruzzo Deco Nuvolato di Isopalm che, oltre a regalare pavimentazioni uniche e irresistibili, assicurano un’ottima resistenza all’usura, al fuoco, agli urti e ai raggi UV.
Nel progetto di ristrutturazione di Cantina Monban, l’utilizzo di Deco Nuvolato ha contribuito poi a restituire luce agli spazi, preservando il carattere storico dell’edificio. Ma non solo: la superficie, attraversata da riflessi cangianti, fa da ponte tra interno ed esterno, proiettando nei locali la bellezza del paesaggio vitivinicolo circostante, per un’immersione totale nell’identità del territorio.