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Giardino Botanico dei Sensi: a Cernusco sul Naviglio FaseModus disegna un ecosistema di esperienze

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Nel cuore dell’area metropolitana milanese, prende forma un progetto che ridefinisce il concetto tradizionale di orto botanico. Si tratta del progetto per il Giardino Botanico dei Sensi a Cernusco sul Naviglio firmato dallo studio FaseModus e commissionato dal Comune, in collaborazione con enti di alto profilo come il Museo di Storia Naturale di Milano e il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università Bicocca di Milano.

L’idea fondamentale alla base del progetto è quella dell’orto botanico arricchita dal concetto di tutela della biodiversità. Questo approccio vuole garantire la conservazione ex situ delle specie utili per l’uomo e l’ambiente e promuovere l’educazione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il progetto di Cernusco sul Naviglio elabora queste suggestioni integrandole con un’attitudine contemporanea che unisce uomo, natura e paesaggio attraverso un rapporto sensitivo e un processo conoscitivo più complesso e fluido, fatto di osservazioni, ascolti, esperienze tattili, olfattive, movimenti e soste.

© FaseModus architettura

Il sito scelto, un’area verde pubblica di circa 1,5 ettari di fronte alla settecentesca Villa Alari, assicura una singolare integrazione tra patrimonio storico e naturale. Inoltre vanta una posizione strategica, adiacente al Naviglio Martesana e collegato a Milano da una nota pista ciclabile.

L’approccio del progetto di FaseModus supera le rigide suddivisioni tradizionali, ispirandosi al modello matematico del diagramma di Voronoi, che articola lo spazio in modo fluido, simile al tessuto urbano medievale. Nello specifico la progettazione si articola attraverso tre elementi principali: i Campi, che ospitano le colture principali, i Dots, elementi ordinatori sopraelevati che creano ombra, organizzano i percorsi e offrono punti di osservazione e il Tessuto Connettivo, ovvero una rete di spazi pienamente accessibili anche a persone diversamente abili, che lega le diverse aree e integra l’acqua, elemento generatore del Giardino.

© FaseModus architettura

In tutto il progetto del Giardino l’inclusività è centrale con percorsi sensoriali specifici per visitatori ipovedenti. Inoltre l’intero disegno offre molteplici opzioni di percorso (il più veloce, quello tematico dei profumi, ecc.).

In generale le narrazioni del Giardino si sviluppano in aree tematiche organizzate attorno a cinque gruppi di piante, tra cui flora autoctona italiana, specie associate a paesaggi agricoli tradizionali, piante medicinali, piante ornamentali provenienti da tutto il mondo, un’area umida a rappresentare il viaggio attraverso la biodiversità e l’evoluzione.

Il Giardino Botanico si articola in una serie di aree interconnesse tra loro, ognuna concepita per raccontare una storia legata ai temi dell’evoluzione, della geografia, degli ecosistemi e delle relazioni tra uomo e natura: il Giardino dell’Evoluzione, per esempio, illustra la transizione evolutiva delle piante, dalle forme più semplici alle più complesse; oppure la Flora Padana si pone come un richiamo alla vegetazione tipica della Pianura Padana, con graduale transizione dagli ambienti boschivi alle aree umide; l’aiuola Manzoniana è invece un chiaro tributo letterario dedicato a I Promessi Sposi.

© FaseModus architettura

Un altro elemento innovativo sono le Stanze Segrete, realizzate con salici intrecciati e accessibili tramite percorsi nascosti. Al loro interno, un’app consente di accedere a un metaverso sonoro geolocalizzato, integrando arte digitale e tecnologia grazie alle installazioni in Realtà Aumentata curate dall’artista The Astronut.

Infine non mancherà anche una Serra, un volume trasparente visibile dall’ingresso di Cernusco, che ospiterà le specie tropicali. Situata sulla copertura di un posteggio adiacente, questa struttura offrirà un nuovo polo di svago e apprendimento per la comunità, con una caffetteria in diretto rapporto con il Giardino e una Terrazza.

Il progetto sarà realizzato in due fasi: la prima dedicata alle componenti “a terra” (piantumazioni e percorsi), e la seconda alla costruzione della Serra e della Terrazza.