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Il MoMA si rinnova: vetro e acciaio per il nuovo ingresso firmato Frener & Reifer

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C’è anche un tocco di Italia nella recente opera di restyling che ha coinvolto il celeberrimo Museum of Modern Art di New York (MoMA), rinnovato con superfici espositive più ampie, un’estetica più moderna e un sistema di servizi maggiormente accessibili grazie all’intervento curato dallo studio Diller Scofidio + Renfro.

L’azienda italiana Frener & Reifer, con base a Bressanone, leader mondiale nella realizzazione di facciate su misura di particolare complessità, ha infatti collaborato al progetto di riqualificazione del fronte del museo sulla 53esima strada e degli spazi d’ingresso, che ha comportato il disegno, la realizzazione e la messa in opera di oltre 1800 metri quadrati di strutture, diverse per tipologia e materiali, destinate a dare un nuovo volto al MoMA e nuova luce ed ampiezza agli interni della celebre istituzione culturale.

Il contributo di Frener & Reifer ha riguardato innanzitutto il nuovo ingresso, composto da una facciata vetrata di 8 metri d’altezza, su cui si aprono quattro grandi porte girevoli e una a doppia anta, e da una scenografica tettoia, unica al mondo (l’eye catcher) a sbalzo d’acciaio di 130 metri quadri per quasi 50 tonnellate, sospesa e ancorata con cavi d’acciaio, che ha richiesto sofisticate tecniche di costruzione e montaggio.

Oltre all’ingresso, altre strutture vetrate realizzate da Frener & Reifer con diverse soluzioni costruttive hanno contribuito al disegno della nuova facciata del museo e all’illuminazione degli spazi interni. In particolare:

–          la vetrata a piano terra, che offre la vista e l’accesso diretto allo shop del museo e, attraverso speciali porte “a fisarmonica”, consente di introdurre anche opere di grandi dimensioni;

–          l’ampia facciata che riveste e dà luce ai nuovi spazi espositivi, composta da uno strato esterno, sostenuto da un sistema di tiranti, e da uno interno, che incorpora una speciale maglia in acciaio e garantisce un buon livello di isolamento acustico;

–          il rivestimento del corpo scale, realizzato anch’esso utilizzando grandi elementi vetrati ancorati solo ai lati;

–          le vetrature e la balaustra del nuovo terrazzo accessibile al pubblico ricavato al sesto piano.

Completano l’intervento i quasi 600 metri quadri di uno speciale rivestimento in lamelle in alluminio utilizzato dal 6° al 10° piano dell’edificio.

Un intervento complesso che dimostra la capacità di Frener & Reifer di progettare varie tipologie di facciate realizzate con tecnologie e materiali differenti, come sottolinea lo stesso Christian Ciliberto, CEO di Frener & Reifer:

Siamo orgogliosi di aver partecipato a un progetto d’innovazione così visibile e importante. Uno degli obiettivi del museo era offrire ai visitatori l’esperienza di un’accoglienza più calda e coinvolgente, e credo che le soluzioni studiate con lo studio Diller Scofidio + Renfro abbiano contribuito a raggiungerlo. Abbiamo iniziato a lavorarci nel 2016, due anni prima dell’avvio del cantiere, e per noi è stato davvero emozionante quando il giorno dell’inaugurazione il pubblico ha iniziato ad animare il nuovo ingresso e le vetrate della nuova facciata.”

Eccellenza italiana, senza confini.