Le fotografie, di grande impatto scenografico, hanno riempito le pagine dei giornali e dei siti web di tutto il mondo, celebrandone l’apertura come in pochi altri casi simili: stiamo parlando del nuovo National Museum of Qatar, progettato dal celebre architetto francese Jean Nouvel a Doha, capitale dello Stato arabo.
La struttura, situata nell’area meridionale della città e destinata a diventarne il landmark principale, sorge attorno allo storico Fariq Al Salatah Palace, antica residenza dello sceicco e sede del governo, e presenta una pianta ad anello ispirata alla forma del caravanserraglio, lo spazio di sosta destinato alle carovane che un tempo attraversavano il deserto: è infatti composta da un’intersezione di padiglioni che circondano un ampio cortile e il palazzo storico dello sceicco.
Una serie di dischi intersecati fra loro danno forma ai piani dei padiglioni, le pareti esterne e le coperture evocando l’aspetto della rosa del deserto, la tipica formazione sedimentaria locale, e sono in realtà costituiti da pannelli di cemento armato, rivestiti in fibra di vetro color sabbia, che variano per inclinazione e diametro; inoltre, gli spazi vuoti tra un disco e l’altro sono occupati da facciate vetrate.
Anche all’interno l’effetto è quello di un incastro di dischi, dove spiccano i pavimenti in cemento levigato tinta sabbia e le pareti rivestite in stuc-Pierre, un intonaco tradizionale a immagine e somiglianza della pietra.
Per quanto riguarda il paesaggio, il parco circostante sarà espressione della flora locale, con scarsa vegetazione autoctona, molte piante aromatiche tipiche delle zone desertiche e una suggestiva laguna artificiale.
Ne deriva un progetto sorprendente e affascinante sul piano visivo ma al contempo strettamente legato al luogo in cui si colloca, per rappresentare pienamente l’identità, la storia e la cultura del Qatar.
Foto di Iwan Baan
