HomeArchitetturaL’architettura immaginifica di Freddy Mamani in Colombia

L’architettura immaginifica di Freddy Mamani in Colombia

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C’è chi segue la moda e chi invece crea nuovi stili. L’architetto boliviano Freddy Mamani appartiene senza dubbio alla seconda categoria, dal momento che sta letteralmente rivoluzionando il volto di El Alto, l’agglomerato alla periferia di La Paz un tempo degradato polo di attrazione per disperati in cerca di fortuna e oggi abitato per lo più da una vivace e intraprendente classe media.

In questo scenario di forte progresso sociale Mamani è stato capace di imporsi come progettista più richiesto grazie alla realizzazione di edifici imponenti e del tutto originali, caratterizzati da forme inedite, colori sgargianti e grandi vetrate geometriche.

La sua matita ha un tratto così unico e riconoscibile che ben presto è risultata evidente a tutti la nascita di un nuovo paradigma architettonico, definito stile neoandino e ispirato, a detta dello stesso Mamani, al rigoglioso paesaggio naturale locale e al folclore indigeno con i suoi tessuti stampati multicolor.

L’architetto ha già completato oltre 60 edifici e molti altri sono in corso d’opera: ogni costruzione conta cinque o sei piani e si caratterizza per l’aspetto appariscente, con attività commerciali, grandi saloni, appartamenti, piscine, suite con vista panoramica dall’alto.

Un mix inedito tra tradizione locale e architettura immaginifica, destinato a diventare iconico.

Fotografie di Tatewaki Nio e Mattia Polisena.