HomeArchitetturaLamatilde progetta Porto Urbano e fa rinascere i Murazzi di Torino

Lamatilde progetta Porto Urbano e fa rinascere i Murazzi di Torino

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Nati come approdo e rimessa per le barche sulla riva occidentale del Po, i Murazzi sono stati a lungo un simbolo della vita sociale di Torino: oggi, dopo dieci anni di chiusura, la progettazione di Porto Urbano, hub dedicato alla ristorazione, ha portato alla riapertura di sei delle undici arcate, precedentemente destinate agli storici Magazzini Devalle.

Il concept e gli interior di Porto Urbano sono stati firmati dallo studio lamatilde in collaborazione con il birrificio artigianale torinese EDIT Brewing con l’obiettivo di restituire alla città una location dedicata al food&beverage e agli eventi, dotata di un dehors affacciato direttamente sul fiume Po.

Nel rispetto della storicità e della valenza simbolica del luogo, lamatilde ha optato per un progetto architettonico conservativo in accordo con la Sovrintendenza e per un allestimento moderno ma essenziale, che recupera alcuni elementi preesistenti. Da non sottovalutare la sfida rappresentata dall’estrema vicinanza delle sponde del fiume, vinta grazie a soluzioni innovative e arredi mobili per fronteggiare eventuali esondazioni.

Il progetto

Gli interni di Porto Urbano si sviluppano su un’unica area di 510 mq, all’occorrenza divisibile tra locale e spazio per eventi privati grazie ad un sistema di divisori mobili con apertura a libro che permettono di avere una struttura versatile e fluida.

In accordo con il carattere post-industriale del progetto, si è deciso di prediligere materiali quali il cemento, utilizzato nella pavimentazione, e il metallo delle strutture; inoltre, gli impianti – realizzati ex novo – sono stati volutamente lasciati a vista.

Dell’architettura storica, oltre al perimetro con i mattoni e le arcate a vista, sono stati mantenuti gli imponenti portoni di accesso in legno e i soppalchi, oggi destinati ad area operativa e tecnica per lo staff, mentre al piano superiore è stata posizionata la cucina: una scelta non solo funzionale a migliorare la gestione dei flussi e del servizio, ma anche a proteggere l’attrezzatura da eventuali alluvioni.

Il disegno del bancone, fulcro del locale, riprende quelli progettati dallo studio per i locali di EDIT Torino ed EDIT Milano firmati da lamatilde, rafforzando il legame con il birrificio EDIT Brewing. A differenza dei primi due, realizzati in peltro, il bancone di Porto Urbano è però realizzato in cemento con top in granito nero assoluto ed equipaggiato con attrezzature carrellate che ne permettono un agile spostamento in sicurezza nel caso di esondazione. 

Per gli interni, lamatilde ha scelto gli arredi firmati dall’azienda S-CAB: sedie poltrone e sgabelli alti appartengono alla collezione Kate, mentre per i tavoli è stata selezionata la linea Summer. Per sottolineare ulteriormente linee e forme della struttura originale, lo studio ha optato per le lampade Flash, firmate Davide Groppi.

Il risultato è il ripristino della zona dei Murazzi come punto di riferimento sociale e culturale della città, attraverso un progetto rispettoso della storicità dell’involucro ma tagliato con uno stile estremamente contemporaneo, metropolitano e post-industriale.