HomeArchitetturaScatole interconnesse e dialogo con la natura a Ginevra

Scatole interconnesse e dialogo con la natura a Ginevra

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Nel cuore di Ginevra, lo studio di architettura 23bassi ha firmato il progetto di una casa unifamiliare che si distingue per una reinterpretazione audace e raffinata del vivere contemporaneo.

© Simone Furiosi

L’intervento, che mira alla riqualificazione di una grande casa con giardino, si configura come un manifesto di geometrie articolate e materiali modernisti, capaci di infondere negli ambienti domestici un equilibrio perfetto tra forma, funzione e un’inedita intimità.

L’architettura dell’edificio si articola infatti in una serie di volumi indipendenti e funzionali, organizzati secondo il principio delle “scatole interconnesse”. Questa logica progettuale attribuisce a ogni volume una specifica funzione primaria, in un bilanciamento magistrale tra rigore concettuale, essenzialità espressiva e un comfort abitativo percepibile in ogni dettaglio. Gli spazi interni ed esterni sono connotati da rivestimenti continui che ne enfatizzano lo stile razionale.

© Simone Furiosi

Il piano terra accoglie la zona giorno all’interno di una scatola in cemento che ospita un arioso open space, dove cucina a vista e living convivono armoniosamente. Una scelta progettuale di grande impatto è la completa “smaterializzazione” della parete affacciata sul giardino, sostituita da ampie vetrate scorrevoli: questa soluzione non solo garantisce una costante e profonda relazione visiva con l’esterno, ma amplifica anche la permeabilità spaziale, invitando la natura a far parte dell’esperienza abitativa.

Sempre al piano terra, un secondo volume, autonomo e distintivo, è dedicato all’atelier. Realizzato in vetro e legno, questo organismo architettonico si presenta indipendente sia a livello linguistico che funzionale. Il suo tetto a due falde nasconde un soppalco che ospita una piccola camera per gli ospiti e uno studio, aggiungendo versatilità allo spazio. La scala in legno con parapetti vetrati, che conduce al soppalco, è stata ingegnosamente progettata per poter essere schermata da una parete scorrevole custom made che, una volta chiusa, segna anche il confine con la zona living, offrendo privacy e flessibilità.

© Simone Furiosi

La zona notte è stata concepita con la stessa logica di specificità funzionale, suddividendosi in tre distinti volumi: la camera padronale con bagno en suite, cabina armadio e un secondo bagno; le camere dei bambini, affacciate su un terrazzino; e una zona servizi con ulteriore bagno. A connettere queste tre “scatole” è un corridoio in vetro, trasparente e funzionale, che agisce come una vera e propria spina dorsale distributiva, mantenendo la leggerezza e la continuità visiva.

Ma il vero fil rouge materico che attraversa l’intera abitazione è il cemento. Questo materiale non è limitato all’involucro architettonico, ma si estende alle superfici interne, connotando la pavimentazione, la parete della cucina, i gradini iniziali della scala verso la zona notte e il setto laterale della scala stessa.

Per queste superfici interne, sia orizzontali che verticali, è stato impiegato il Microverlay di Isoplam, un rivestimento continuo a base cementizia. Con soli 3 mm di spessore, preserva la robustezza del calcestruzzo tradizionale, offrendo al contempo un’incredibile cura del dettaglio e un alto valore estetico. L’effetto visivo vellutato e la tonalità neutra amplificano la percezione dello spazio e garantiscono una continuità armoniosa tra gli ambienti, in perfetta sintonia con il lessico modernista e l’impronta essenziale dell’interior design.

© Simone Furiosi

Sul fronte esterno, il volume aggettante che sormonta la zona giorno, protendendosi verso il giardino, è stato valorizzato con Oxydecor Rust di Isoplam. Questo rivestimento cementizio riproduce fedelmente l’effetto materico dell’acciaio corten, noto per la sua resistenza, impermeabilità e forte aderenza. Grazie alla sua formulazione esclusiva, ricrea l’effetto ruggine anche su materiali che non subiscono il processo di ossidazione. Le tipiche tonalità ruggine bruno-rossastre dialogano qui armoniosamente con la vegetazione del giardino e il legno invecchiato del dehors. Il risultato è un involucro vibrante e multisensoriale che sigilla un profondo rapporto tra architettura e natura, celebrando l’armonia cromatica e materica.