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Laude Living Bologna, una nuova idea di student housing

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A Bologna, a soli 15 minuti a piedi dalla zona universitaria, nasce Laude Living Bologna, il nuovo progetto di residenza per studenti curato da Open Project e destinato a rappresentare un’assoluta novità nel settore dello student housing.

Sviluppato in collaborazione con TP Bennet e gestito dal gruppo Beyoo, Laude Living Bologna si sviluppa su 16 piani fuori terra e un interrato, per una superficie totale di 20.000 mq, ospita più di 500 posti letto e soprattutto prevede miniappartamenti dotati di bagno e cucina individuali, oltre ad ampi spazi comuni per la socialità, lo studio, lo sport e lo svago.

Lo studentato si trova inoltre nel quartiere della Bolognina, in un’area a ridosso del centro storico, un rione storicamente operaio, che oggi può rinascere proprio grazie a questo progetto.

© Giacomo Albo

La struttura dell’edificio

Il progetto di Open Project ha previsto la riqualificazione di un’area preesistente, con l’inserimento di elementi di nuova realizzazione.

Alla facciata dalle linee pure, con un ritmo regolare scandito dall’alternanza tra parti finestrate, in corrispondenza delle camere, e parti cieche, fa da contrappunto una palette dai toni neutri che, ispirandosi al paesaggio urbano bolognese, permette al grande edificio di inserirsi armoniosamente nell’ambiente circostante.

Una costruzione bassa di forma trapezoidale, che si sviluppa fino al terzo piano, fa da base alla residenza, che presenta al centro una corte, il cuore comune dello studentato. E del resto gli ambienti comuni sono centrali nel progetto: inseriti nel basement, al piano terra e all’ultimo piano dello studentato, sono spazi aperti a tutti, progettati affinché rappresentino veri luoghi di aggregazione e di comunità.

Il piano terra si affaccia da un lato sul Parco del dopolavoro ferroviario, dall’altro lato sul grande parco che l’edificio completa, il Giardino Gustavo Trombetti. In questo senso, il legame con la natura è sottolineato anche dalla corte interna che, grazie agli alberi in vaso e piantumati e agli arredi scultorei, diventa luogo di scambio, di relax, di studio, oltre a facilitare la mobilità dolce, con le tante rastrelliere adibite al parking delle biciclette, proprio in prossimità dell’ingresso dell’edificio.

Anche negli interni del piano terra troviamo numerosi spazi aperti agli studenti, come il bar-caffetteria, il lounge, l’aula studio, le aree di servizio, la reception e una sala posta, dove i residenti possono ricevere pacchi e corrispondenza.

A partire dal quarto piano si eleva una torre di 15 piani, in cui si trovano sia alloggi privati sia spazi comuni. Gli alloggi, con la loro particolare struttura di miniappartamenti, sono completamente autonomi e dotati di ogni servizio, in particolare quelli collocati nelle ali ovest e sud sono arretrati rispetto al filo facciata, grazie a un corridoio che svolge la funzione di cuscinetto acustico, garantendo un ambiente silenzioso. Nel corpo a torre, invece, il corridoio si apre sui vani scala e le camere affacciano verso l’esterno.

Al 15° piano la vista dai balconi che percorrono tutto l’edificio domina la valle e i colli bolognesi. In questo livello si trovano le cucine comuni, la sala yoga, la library, una grande aula studio e spazi più raccolti per la concentrazione e il relax.

Il piano interrato presenta la palestra con attrezzi, la sala cinema, le lavanderie, un lounge, un corner studio e spazi per lo svago arredati con calciobalilla e tavoli da biliardo, oltre al parcheggio per auto e biciclette.

I miniappartamenti, le sale studio e le aree private dedicate al pranzo sono alimentati da impianti di riscaldamento a basso impatto ecologico e da sistemi intelligenti di risparmio energetico altamente efficienti, controllabili da remoto tramite BMS. Per l’edificio è infatti prevista la certificazione LEED® Gold.

© Giacomo Albo

Il progetto di interior

Allo stile lineare, quasi grafico, e dai toni neutri degli esterni corrisponde negli interni un’esplosione vitaminica di colori pop, a partire dalle tinte brillanti delle pareti e degli arredi custom, fino alle note accese delle carte da parati tailor-made realizzate su disegno di TP Bennett con effetto graffiti, per restituire ambienti diversi fra loro ma con note cromatiche comuni.

Il progetto d’interni è in pieno stile industrial, con un largo uso di elementi in metallo, e gli impianti sono completamente a vista con un’assenza totale di controsoffitti, in omaggio alla storia dell’edificio, che prima della riqualificazione era uno stabilimento produttivo di carrozze ferroviarie.

I colori giallo e blu intensi fanno da raccordo a spazi versatili, multiuso, che favoriscono la condivisione, lo studio, la creatività. Gli arredi, realizzati da Roversi su disegno di Open Project, riescono nel doppio intento di ottimizzare gli spazi per renderli funzionali e confortevoli e di adeguare il mobile a spazi condivisi molto grandi, senza per questo farli risultare spogli o dispersivi.

Francesco Conserva, partner insieme a Maurizio Piolanti e vicepresidente di Open Project, conclude:

«Lo studentato è l’ambiente fertile di idee per eccellenza: noi lo abbiamo pensato e progettato intorno alle esigenze dell’individuo, per realizzare un hub creativo dove sperimentare nuove connessioni, guardando all’importanza delle relazioni, della socialità; allo stesso tempo è un punto di aggregazione per il quartiere, un’occasione per mettere al centro la comunità locale e riconnetterla con il distretto universitario e i tanti stimoli che questo genera, un posto che riesce a essere d’ispirazione per la realtà internazionale di studenti che vive e transita per Bologna.»