HomeArchitetturaPalazzo Restellini, il nuovo progetto residenziale di Piuarch a Verbania

Palazzo Restellini, il nuovo progetto residenziale di Piuarch a Verbania

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A Intra (Verbania), a pochi passi dalle sponde del Lago Maggiore, lo studio di architettura milanese Piuarch – su iniziativa di Aedes, società di costruzioni attiva nella Valdossola – restituisce alla città uno spazio rimasto per anni in disuso e dà vita a Palazzo Restellini, un’elegante complesso residenziale che trasforma un’ex area industriale e ridefinisce il rapporto tra architettura, paesaggio e comunità.

L’edificio di quattro piani ospita 29 unità abitative, con metrature che variano da 52 a 135 mq, e si distingue nel panorama residenziale locale per la sua architettura rigorosa e allo stesso tempo sinuosa che rimanda ai codici estetici del modernismo. Linee essenziali e volumi leggeri creano un’armonia visiva capace di connettere spazi e altezze in un continuum visivo, mentre le ampie aperture dialogano con il paesaggio, dissolvendo i confini tra interno ed esterno.

Gli ampi balconi, elemento distintivo dell’edificio, donano leggerezza visiva e senso di apertura verso il paesaggio amplificando la percezione di sospensione nel vuoto grazie ad un attento studio delle proporzioni fra altezza e profondità. I parapetti, realizzati con un sistema triangolare autoportante, garantiscono una continuità estetica priva di interruzioni strutturali e sottolineano il senso di apertura e la luminosità. Il gusto minimalista si riflette anche nella scelta dei materiali e dei colori: l’intonaco bianco con texture in lieve contrasto è scaldato da controsoffitti in legno.

A testimonianza della storia produttiva di questo luogo, è stata inoltre conservata una sezione della facciata della vecchia fabbrica di inizi ‘900 che incornicia a sud i giardini che circondano l’edificio abitativo, accessibile anche ai non residenti.

Da vuoto urbano a simbolo di rigenerazione, Palazzo Restellini rappresenta dunque un esempio di come l’architettura possa creare valore per la città, favorendo un nuovo equilibrio tra memoria storica e linguaggio contemporaneo.