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Park Associati riqualifica la Torre della Permanente a Milano

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Progettata negli anni Cinquanta da Achille e Pier Giacomo Castiglioni e Luigi Fratino, la Torre della Permanente era un edificio di 12 piani aggiunto al palazzo omonimo, costruito nel 1886 su progetto di Luca Beltrami, in via Filippo Turati a Milano. Il complesso, che oggi ospita il Museo della Permanente, è locato in un’area strategica, su un’arteria di collegamento tra il centro della città e la Stazione Centrale. 

Lo studio Park Associati firma oggi un progetto di riqualificazione, risanamento e ampliamento che prende le mosse dal contesto, fortemente connotato da architetture coeve, e dal rispetto per l’identità e il valore architettonico dell’edificio originale. Il progetto instaura infatti un dialogo equilibrato con la preesistenza d’autore, un esempio pregevole del Modernismo milanese, andando a conferire una nuova efficienza all’edificio che mantiene la destinazione d’uso originale, arrivando a coprire circa 3500 mq di spazi adibiti ad uffici

La rimozione delle superfetazioni e l’adeguamento alle attuali necessità impiantistiche e alle richieste prestazionali dell’involucro prevede innanzitutto di ridurre al minimo l’impatto degli interventi e di creare degli elementi ad hoc che vadano a integrarsi col progetto originale. 

L’ampliamento consiste in una sopraelevazione, il cui fronte vetrato richiama la tradizione milanese delle torri del dopoguerra, generando un volume che si pone a coronamento dell’edificio. Le linee di costruzione del prospetto originale vengono riprese ma declinate in chiave contemporanea, con un diverso approccio materico. L’edificio esistente vede l’impiego del cemento martellinato e di un rivestimento in klinker, mentre la nuova volumetria prevede l’utilizzo dell’alluminio anodizzato e di un rivestimento in laterizio a corsi rientranti e sporgenti, a creare un nuovo ritmo nella facciata. Il riposizionamento dell’aggetto del tetto nella parte superiore del nuovo volume sottolinea la coesione tra le due parti. 

L’intervento sulla facciata esalta la pulizia formale delle linee verticali, rettilinee e parallele, sottolineandone il rigore compositivo. I serramenti vengono arretrati conferendo, grazie alle linee d’ombra più marcate, una maggiore dinamicità alla facciata. L’imbotte esterno, rivestito in lamiera bronzata, riprende la finitura e i toni cromatici del sopralzo. Sulla parte superiore del serramento, infine, è alloggiato un sistema di illuminazione composto da un diffusore LED opalino che, nelle ore notturne, enfatizza la scansione ritmata del prospetto principale. Sul fronte interno della torre, il blocco delle risalite e i ballatoi sono rivestiti in lamiera stirata microforata color bronzo, richiamando le cromie e le finiture del sopralzo e delle imbotti delle finestre. 

L’ingresso alla Torre della Permanente avviene tramite un vestibolo a cielo aperto su Via Turati, adiacente all’ingresso del Museo. La riqualificazione della hall, anch’essa di grande pregio architettonico, sottolinea i dettagli originali grazie alla rimozione delle superfetazioni successive al progetto degli anni Cinquanta. La decorazione a mosaico del pavimento viene così riportata alla luce, così come le gole che contengono una fonte luminosa direzionata verso lo stesso. Il nuovo sbarco ascensori viene contestualizzato con finiture e rivestimenti in linea con la preesistenza. 

Negli spazi interni, il progetto crea ambienti di lavoro flessibili ed efficienti, open space personalizzabili dai tenant che ne usufruiranno. All’insegna di funzionalità ed eleganza, gli spazi uffici godono di un’ottima illuminazione naturale, grazie alle ampie superfici vetrate, e sono impreziositi da una vista spettacolare sulla città: da un lato le architetture contemporanee di Porta Nuova e dall’altro il tessuto storico denso della vecchia Milano.