HomeArchitetturaPieces of Venice, la nuova vita dei materiali in Laguna

Pieces of Venice, la nuova vita dei materiali in Laguna

-

Non solo Carnevale: Venezia è da sempre un tripudio di fascino e di sorprese, in ogni periodo dell’anno, in ogni epoca della sua storia, e non finiscono mai le iniziative chiamate a celebrarla. 

Presentato poche settimane fa nella prestigiosa cornice del Teatro dell’Agorà della Triennale a Milano il progetto Pieces of Venice nasce dall’intesa tra Luciano Marson, Karin Friebel e Luca Cerchier e dalla loro volontà di superare il concetto di design in senso stretto, per rendere la produzione artigianale funzionale al benessere del cliente in senso olistico, grazie alla percezione tattile del materiale, allo stare bene in compagnia dell’oggetto e alla comprensione delle sue origini e del suo odierno utilizzo, sia esso nella sua forma naturale o trasformato. 

Per fare ciò, Pieces of Venice si propone di recuperare i materiali riciclabili della Laguna di Venezia, mantenendoli invariati oppure trasformandoli radicalmente, per offrirli ad un pubblico amante del bello e attento all’aspetto sociale. 

I principali destinatari di questo progetto innovativo appartengono a due differenti fasce sociali, che rappresentano l’inizio della vita e la maturità. 

Così ai bambini, considerati da Pieces of Venice come gli ideali eredi della cultura, delle tradizioni, della bellezza di Venezia, vengono offerti giocattoli, modellini, oggetti del passato reinterpretati da designer contemporanei da poco diventati papà, nonni o zii affinché  abbiano ben presenti le richieste ed esigenze dei bimbi odierni: ad ognuno di loro Pieces of Venice ha fornito un puntuale brief di prodotto ed indicazioni sui legni e materiali da utilizzare, tutti provenienti da Venezia e dalla sua magica Laguna. 

Con identici valori progettuali Pieces of Venice si propone anche ai “nuovamente bambini”, ossia persone mature che conservano la voglia di giocare e la gioia di vivere tipica dell’infanzia: per loro, ecco una sezione di prodotti come l’elegante bastone da passeggio, il lungo calzascarpe free standing, il ventaglio, i portapillole da tasca, i modellini di barche veneziane, luci discrete per chi a volte sta sveglio di notte. 

Un progetto originale che è stato attivato dalla Benefit Company (una delle primissime a capitale privato) e ha visto la partecipazione attiva di designer come Baldassari & Baldessari, Mariapia Bellis, Patrizia Bertolini, Carlo Cumini, Odo Fioravanti, Giulio Iacchetti, Cristian Malisan, Lorenzo Palmeri, Matteo Ragni,  Studio Auber e Marco Zito

Perché il recupero del passato, specie se prestigioso come quello di Venezia, è sempre un’ottima finestra da aprire sul futuro.