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Una nuova corte ecologica unisce memoria e socialità nel distretto di Milano Certosa

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Nel cuore del quartiere Certosa, tra via Pierin del Vaga e via Polidoro da Caravaggio, ha preso forma una nuova corte verde che trasforma un’area precedentemente interamente pavimentata in un luogo di sosta, incontro e connessione. L’intervento, completato nell’estate 2025 dopo l’avvio nel maggio 2024, è stato realizzato dallo studio di architettura del paesaggio Parcnouveau per RealStep, società specializzata nella rigenerazione urbana sostenibile di siti ex industriali.

© Parcnouveau

Il progetto si inserisce nel più ampio processo di rigenerazione del Milano Certosa District, consolidando la vocazione dell’area come polo urbano dedicato a creatività, musica e socialità. Su un lotto di circa 1.600 m², sono stati restituiti al quartiere più di 800 m² di nuove superfici verdi. La corte collega tre edifici – Co-Factory, un club e un futuro bistrot – diventando la loro estensione naturale e un nuovo punto di ritrovo.

© Parcnouveau

L’impianto paesaggistico ha lavorato sulla memoria industriale del sito. Il risultato è un paesaggio contemporaneo raggiunto attraverso la depavimentazione e il riuso di materiali originari: cubetti di porfido, autobloccanti recuperati, traversine ferroviarie rigenerate usate per percorsi e cordoli, e superfici in ghiaia e acciaio.

Il verde è concepito come infrastruttura vitale, non semplice ornamento, generando benessere ambientale e sociale. La corte integra strategie di adattamento climatico, come le aree di raingarden che favoriscono il drenaggio naturale delle acque piovane e mitigano il microclima urbano.

© Parcnouveau

Margherita Brianza, fondatrice di Parcnouveau, ha sottolineato la volontà di “restituire a questo luogo una dimensione più umana“, creando un paesaggio di relazioni: permeabile, ecologico e inclusivo. La corte, accessibile al quartiere durante il giorno, si anima nelle ore serali grazie ai locali che vi si affacciano, rafforzando l’ecosistema locale. RealStep ha così dato vita a un nuovo polo attrattore, ripartendo dal patrimonio industriale dismesso.