Si trova a Milano il progetto di una casa capace di rivelare le sue mille anime nonostante gli spazi ristretti, dimostrando ancora una volta che, se l’organizzazione degli spazi è ben studiata, i metri non contano.
In zona Garibaldi gli architetti Mauro Carta e Silvia Faravelli dello Studio Carta hanno lavorato al progetto di un bilocale di 61 metri quadri situato all’interno di un condominio signorile degli anni Sessanta. Il segreto per suddividere le varie zone consiste non tanto nelle partizioni verticali che occupano anche spazio prezioso ma piuttosto nei sistemi di arredo. Il piccolo ingresso, ad esempio, filtra la zona giorno dal pianerottolo grazie all’elegante boiserie in legno laccato che lo definisce. Quest’ultima non solo ospita una grande e pratica nicchia svuota-tasche, ma maschera anche numerosi vani contenitivi e il bagno di servizio, la cui porta è stata perfettamente mimetizzata.

Anche nella zona giorno sono gli arredi a definire le diverse aree funzionali. La cucina, per esempio, è delimitata da una grande isola effetto pietra contenente tutte le aree operative: lavello, fuochi e tavolo da pranzo. Alle sue spalle si sviluppano le colonne – rivestite con la stessa boiserie dell’ingresso – contenenti un doppio frigorifero, il forno, la dispensa e una cantinetta per i vini. Il divano, appoggiato all’isola, da un lato introduce all’area living, valorizzata da un rivestimento lapideo a parete, e dall’altro permette allo sguardo di spaziare nuovamente verso l’ingresso, dove è stata collocata una postazione per l’home-working attrezzata con una scrivania ad altezza variabile.

Una carta importante la gioca anche il pavimento che, grazie al parquet in Rovere Naturale di Woodco, scelto nel formato a spina italiana, ingrandisce la percezione ottica dello spazio e vivacizza la linearità nella narrazione condotta dalle boiserie verticali. La disposizione perpendicolare dei listelli, posti a 90° tra di loro in modo che la testa del primo elemento si affianchi al lato del secondo, rende il pavimento fortemente dinamico, donando ulteriore ritmo ad un progetto d’interni già ricco di scenari.

Lo stesso tipo di pavimento è presente anche nella zona notte della casa dove un grande letto sospeso funge da separatore tra il bagno, posto dietro a una parete rivestita in gres effetto marmo, e la cabina armadio, posizionata dal lato opposto. Anche in questo ambiente gli architetti hanno ripreso i temi della zona giorno, utilizzando le boiserie, i contrasti legno-pietra e tonalità misurate e accoglienti.