HomeDesignCersaie 2018, Davide Vercelli e Angelo Dall’Aglio raccontano The Sound of Design

Cersaie 2018, Davide Vercelli e Angelo Dall’Aglio raccontano The Sound of Design

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Che suono ha il design? Se non vi siete mai posti la domanda, è il momento giusto per farlo: la risposta infatti la troverete a Bologna dal 24 al 28 settembre prossimi, in occasione della settimana di Cersaie, il Salone Internazionale della ceramica e dell’arredo bagno che anche quest’anno si prepara a stupire i visitatori nel segno della qualità e della creatività italiane. Proprio nel contesto della Fiera, presso il Padiglione 30, si rinnova l’appuntamento con la mostra evento organizzata da Davide Vercelli e Angelo Dall’Aglio, che per il 2018 hanno scelto di far incontrare musica e design: The Sound of Design è il titolo di un’esposizione che integra tendenze progettuali e musicali attraverso una serie di set allestiti per celebrare l’italian lifestyle puntando l’attenzione sul periodo storico compreso tra il 1976 e il 1983, ricco di suggestioni non soltanto sonore. Per saperne di più abbiamo chiesto ai due ideatori di raccontarci i dettagli di ciò che accadrà e che non possiamo assolutamente perderci.

  

DAVIDE VERCELLI

Per la mostra collettiva che animerà l’edizione 2018 di Cersaie a Bologna avete scelto il titolo di The Sound of Design. Che cosa hanno in comune musica e progetto? 

“Molte, moltissime cose, che dividerei in due canali, uno progettuale/materiale, l’altro più intimo e concettuale. Sugli ‘oggetti’ dedicati alla musica da sempre i designer e le aziende si sono cimentati con risultati eccellenti. Penso a tutto il lavoro di Dieter Rams e Braun, ai Castiglioni con Phonola, a B&O, a Raymond Loewy e Nordmende, ad Alessi e all’Alessofono, infine a Brionvega con tutto il suo infinito patrimonio (non per nulla presenti in mostra!).

In questo filone inserisco poi tutta  la grafica delle copertine, che in 50 anni ci ha regalato capolavori, uno su tutti Milton Glaser per Bob Dylan.

Per quanto riguarda l’aspetto concettuale trovo una profonda connessione emotiva tra musica e design: entrambi nascono dall’elaborazione del vissuto, dal sedimento del precedente e del conosciuto per approdare al nuovo attraverso l’atto creativo. Obiettivi sono l’emozione, il divertimento, lo stupore, la magia. 

Insomma tra un reef di Keith Richards ed una lampada di Maurer vi trovo un’unica, profonda linea d’unione.”

 

Come riuscirete a coinvolgere i visitatori?

“Con la musica! Ed i ricordi.

Abbiamo esplorato il periodo compreso tra 1976 e 1983 perché particolarmente ricco di  tendenze (rock, ska, punk, disco music…) e perchè corrisponde alla nostra personale esperienza di crescita. Eravamo adolescenti e tutto ci pareva possibile… Vogliamo rievocare emozioni e sensazioni di quella fase storica e lo faremo attraverso i videoclip trasmessi su 10 ledwall posizionati sulla parete di fondo di ogni set.

Abbiamo fatto una selezione di oltre 100 brani e relativi video insieme a Radio Capital, nostro partner musicale: i visitatori della mostra potranno selezionarli a piacere e vederli. Il tutto immerso nelle ambientazioni create ad hoc per accogliere i prodotti delle aziende coinvolte. Vi saranno così da visitare un teatro, la sala d’incisione, una camera d’albergo e la relativa spa, il negozio di dischi e la sala di trasmissione della Radio.”

 

Che cosa rappresenta per le aziende e per l’italian lifestyle un’occasione come questa? 

“Cerchiamo sempre  di fornire una vetrina alle aziende che credono in noi, così da permettere loro di avere visibilità e coerenza con il loro brand e con i loro mercati. Cersaie è una fiera che è cresciuta molto in questi anni e richiama compratori da tutto il mondo. Vengono da noi per assorbire le ultime tendenze, per immergersi in quel mix di progettualità, design, fantasia e passione che non possono trovare altrove nel mondo. La mostra vuole essere il cardine ed il punto di incontro tra le aziende che rappresentano l’italian lifestyle ed il mondo della distribuzione e del contract.”

 

 

ANGELO DALL’AGLIO

Come sarà organizzato lo spazio della mostra?  Su quali elementi punterete? 

“Lo spazio sarà organizzato come un’arena allungata in modo che in qualsiasi posizione il visitatore si trovi abbia la possibilità di vedere tutto. Cercheremo di farlo sentire al centro e di farlo emozionare. La mostra sarà circoscritta in un rettangolo di 720 metri quadri ma da fuori nulla lascerà presagire la distribuzione spaziale dell’interno. Al centro della Mostra abbiamo ricreato una pista stile Studio 54 e di fronte a questa vi sarà la postazione di Radio Capital che trasmetterà on air. Il nostro fine è sempre il medesimo: allestire un luogo dove la convivialità, le emozioni e tutti i sensi siano coinvolti e fare in modo che il risultato di tutto ciò sia stimolante e suggestivo, creando i presupposti per importanti incontri tra le persone ed esaltando ogni singolo prodotto.”

 

Tra le importanti aziende che parteciperanno, quali nomi potete anticiparci? 

“Ci saranno importanti aziende in merceologia Cersaie, ovvero ceramica, arredo bagno e superfici, ma anche importanti aziende di arredamento, illuminotecnica e altri settori ancora. Non amo fare nomi in questo momento e non amo dirne solo alcuni. Quello che posso dire è che sono tutte aziende italiane di qualità e di design, per cui il nostro obiettivo è raggiunto.”

 

The Sound of Design si diffonderà oltre la fiera grazie alla collaborazione con Bologna Design Week. Che cosa vedremo in città?

“Siamo molto contenti che Cersaie si estenda in città e quindi siamo felici di collaborare con Bologna Design Week, di cui siamo Title Sponsor e con la quale condividiamo i temi anno per anno, come nel caso del contract per questa edizione. Anche in occasione di Cersaie 2018 abbiamo dunque realizzato un gate della mostra in Galleria Cavour molto suggestivo, dove concentreremo, in un piccolo spazio, una mini-spa concettuale e si vedrà anche una cascata d’acqua larga un metro, con un effetto scenico particolare. Tutt’intorno trasmetteremo i videoclip musicali dal 1973 al 1983, la cui selezione è sempre fatta in collaborazione con Radio Capital.

Crediamo molto nella sinergia e nella trasversalità e speriamo non solo di offrire un servizio, ma anche di creare opportunità, fare emozionare, stimolare idee e, in questo caso, di fare anche ballare. Troppo?”