Torneremo sulla Luna? Probabilmente sì, almeno secondo gli Stati Uniti, che stanno da tempo finanziando il programma Artemis della NASA per un nuovo allunaggio entro il 2024.
Piani ambiziosi, a cui lavorano alcune menti brillanti e aziende innovative, come l’impresa di costruzioni ICON che ha rivelato di recente il suo impegno nel progetto Olympus, finalizzato a sviluppare la costruzione robotica sulla Luna.
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Lo studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group) e SEArch+ (Space Exploration Architecture) sono stati arruolati per il progetto da ICON, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di creare un’infrastruttura stampata in 3D per vivere sulla luna utilizzando materiali che si trovano sulla sua superficie.
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Lavorando con il Marshall Space Flight Center della NASA a Huntsville, Alabama, il team utilizzerà un simulatore di suolo lunare per studiare una costruzione stampabile in 3D, resistente e adatta all’ambiente lunare, sostenibile e a basso impatto.
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Per farlo sarà necessario esplorare varie forme costruttive atte a contenere la pressione atmosferica e ottimizzate per la protezione dalle radiazioni cosmiche e solari; l’obiettivo è anche quello di offrire un esempio di edilizia sostenibile da applicare sulla Terra.
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Bjarke Ingels, il fondatore di BIG che in passato aveva già progettato a Dubai la Mars Science City, cioè una simulazione di insediamento su Marte, ha affermato:
“Con ICON siamo pionieri di nuove frontiere – sia materialmente, sia tecnologicamente che ambientalmente.”


