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ALIS, la sala riunioni del futuro alla Biennale Architettura 2021

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All’Arsenale di Venezia, in occasione della Biennale Architettura 2021, il progetto ALIS è stato svelato in anteprima mondiale nel Giardino delle Vergini del Padiglione Italia: si tratta di una “navicella” nata dal segno fluido e avveniristico di Zaha Hadid Architects in collaborazione con Tecno Spa, partner d’elezione in grado di dare forma a questa visione.

Il progetto di ZHA è ispirato alla forma organica di un’orchidea con i suoi petali che corrono lungo il soffitto e le pareti di un cubo di vetro di quasi 6 metri per lato, abbracciando tutto il volume: petali sinuosi che mantengono la trasparenza per far passare la luce e allo stesso tempo schermano con eleganza l’interno per garantire la privacy.

Ma che cos’è ALIS?

ALIS è una sala riunioni istantanea e multifunzionale, dotata di tutti gli strumenti necessari per incrementare il team working, che può essere personalizzata a seconda del contesto in cui è inserita, dell’occasione e delle esigenze di chi la utilizzerà.

Inoltre, il meeting pod è mobile e può essere installato sia all’interno che all’esterno: uffici, aree commerciali, stazioni e aeroporti possono così ospitare spazi di interazione velocemente implementabili, dove incontrarsi e connettersi.

Realizzare ALIS è stato possibile applicando tecnologie avanzate come stampanti 3D e frese a controllo numerico: il design modulare quindi consente al pod di essere facilmente smontato, trasportato, riutilizzato per funzioni alternative e ogni elemento è pensato nell’ottica di una progettazione circolare che garantisce lunga durata e minimo spreco di componenti che possono essere riciclati a fine vita.

La struttura esterna è composta da porzioni modulari che la rendono facilmente riconfigurabile e adattabile e, ancora, gli elementi costruttivi (pareti, pannelli di chiusura, soffitto e pavimento) sono stati attentamente progettati per contenere la maggior parte delle installazioni tecnologiche e meccaniche.

In questo modo, ALIS ridefinisce il concetto di interazione e rappresenta una risposta flessibile al futuro del lavoro, inteso come attività dinamica che prevede momenti collettivi e di condivisione, offrendo una soluzione formale altamente riconoscibile e dotazioni iper-tecnologiche al servizio delle persone.