HomeArchitetturaCasa AD, una micro-architettura piena di luce a Firenze

Casa AD, una micro-architettura piena di luce a Firenze

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Nel quartiere Le Cure di Firenze, ai piedi delle colline di Fiesole, una giovane coppia appassionata di architettura e moda ha incaricato lo studio DEFERRARI+MODESTI di realizzare un’abitazione luminosa e accogliente inserita in un complesso di fine Anni Settanta sviluppato intorno a una vasta corte.

Nasce così Casa AD, un progetto che trasforma completamente l’esistente per rendere gli ambienti il più possibile connessi, usufruendo della doppia esposizione dell’appartamento.

Le diverse funzioni mantengono la loro collocazione, venendo interconnesse da arredi continui, che si sviluppano sul nuovo disegno degli spazi. Gli arredi su disegno non solo caratterizzano i vari ambienti, ma sfruttano anche al massimo lo spazio disponibile articolandosi in mobili contenitori, divisori, pannelli scorrevoli con colori e matericità diverse.

Si accede alla casa tramite un ampio ingresso, dove sono collocati vari volumi e dispositivi d’arredo. Tra questi, un lungo mobile con doppio ripiano in rovere e struttura in metallo smaltato viene utilizzato sia come panca che come appoggio di oggetti e indumenti. Al di sopra della panca è allestito un grande specchio circolare, mentre una parete attrezzata in rovere laccato a tutta altezza occupa la parete opposta. Si tratta di un arredo che gira lungo l’angolo tra l’ingresso e la cucina, posto in corrispondenza del passaggio tra i due spazi. Questa parete attrezzata ha una duplice funzione: all’ingresso quella di guardaroba e di contenitore, in cucina invece quella di incorporare le colonne e la dispensa. Il mobile contiene anche una porta scorrevole in vetro, che chiude la cucina ma permette comunque il passaggio della luce.

La cucina viene completamente rinnovata, distribuendo gli arredi e organizzando le attività sui due lati principali dello spazio. Il mobile cucina realizzato su disegno dallo studio si modella sulle caratteristiche dello spazio, mentre il mobile in rovere naturale e il piano in marmo di Carrara si bilanciano con i pensili laccati. Lungo la parete opposta, si posiziona il volume che contiene le colonne e la dispensa, che prosegue verso la porta finestra sul balcone con una panca in rovere con schienale in piastrelle bianche a formato rettangolare. La panca è utilizzata come seduta per un piccolo tavolo circolare sempre in marmo di Carrara dove poter mangiare in compagnia o condividere la preparazione degli alimenti.

Lo spazio centrale di distribuzione è ora un luogo aperto, suddiviso unicamente da un pannello scorrevole a tutta altezza, che permette la divisione zona giorno e zona notte. Su questo spazio si affacciano i vari volumi d’arredo, che dialogano tra loro. I volumi sono disegnati da geometrie nette, secondo differenti toni e materiali, e si alternano alle due porte scorrevoli a scomparsa che si aprono e chiudono all’occorrenza. Nello spazio centrale è collocato un controsoffitto con quota ribassata rispetto agli altri ambienti della casa.

Sulla soglia del soggiorno viene collocato un mobile in rovere con struttura passante, utilizzato come libreria e contenitore di oggetti. Il mobile lavora al pari di un filtro nello spazio, che divide gli ambienti ma lascia trapelare la luce. Il soggiorno è diviso in due zone distinte: una dedicata alla conversazione, con un divano, l’altra occupata da un grande tavolo con piano in rovere per le cene con gli amici. A parete è collocata una consolle bassa in legno di noce e una scaffalatura metallica.

La parete d’ingresso al bagno ospita un mobile contenitore che confina con la cucina e un pannello scorrevole a tutta altezza che delimita la zona giorno, il tutto viene verniciato di colore rosso mattone, per uniformarne la superficie e celare la porta d’accesso al bagno. Questi elementi si configurano come un unico volume di testa, che si affaccia direttamente sullo spazio centrale, alternando il colore alle superfici a essenze neutre o naturali degli altri volumi.

Il bagno è organizzato con un vano doccia in muratura a fianco dell’ingresso, in questo modo libera l’unica finestra sulla parete opposta all’ingresso dove viene allestito un mobile che oltre a contiene il lavabo ospita anche la lavatrice. Disegnato dallo studio, il mobile caratterizza il bagno con le sue ante in cannettato laccato e l’ampio piano in marmo Verde Guatemala.

Nella zona notte, gli ambienti vengono completamente redistribuiti per inserire una cabina armadio e un ripostiglio tra le camere da letto. Nella camera principale, oltre al letto con testata in muratura, viene organizzato un angolo lettura e l’accesso alla cabina armadio. Il passaggio è rivestito con un’imbotte in legno laccato, allestita con una tenda in tessuto color ocra. Il progetto apre all’uso del colore e di materiali differenti, in colori neutri variano nell’intensità tra la zona giorno e la zona notte creando ambienti accoglienti e avvolgenti.

In tutta la casa viene installato un parquet a spina italiana, che unisce gli spazi, dilatandone le proporzioni. In bagno, il parquet viene sostituito da un pavimento con piastrelle in gres porcellanato, a colori alternati, dall’effetto tridimensionale e scultoreo. I rivestimenti ceramici vengono infine utilizzati anche come boiserie in bagno e rivestimento del vano doccia, entrambi dalle tonalità neutre. Per una casa dall’atmosfera intima, pensata come una micro-architettura.