HomeArchitetturaChe cosa succederà alla Gare du Nord di Parigi?

Che cosa succederà alla Gare du Nord di Parigi?

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In previsione delle Olimpiadi che si terranno a Parigi nel 2024, la Francia ha messo in cantiere numerosi progetti, tutti piuttosto grandiosi e concepiti per modificare in maniera spesso radicale il volto della capitale.

Tra questi, uno dei più controversi è il piano di riqualificazione della Gare du Nord, che prevede l’ampliamento della superficie della stazione dagli attuali 36mila a 110mila metri quadrati, andando a realizzare una grande e luminosa navata in vetro lunga 300 metri, sistemi di accesso più ordinati ai binari e alle piattaforme, nuovi negozi, servizi, spazi espositivi e co-working e un parcheggio per 2000 biciclette.

L’intervento, che costerebbe circa 600 milioni di euro, dovrebbe essere avviato tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 ed essere completato entro il 2023, ma pochi giorni fa 19 importanti architetti, urbanisti e storici dell’arte francesi, britannici e statunitensi (tra cui il Pritzker Prize Jean Nouvel) hanno firmato una lettera sul quotidiano Le Monde per opporsi all’iniziativa.

La ragione principale delle loro obiezioni ha a che fare con la moltiplicazione dello spazio destinato ai negozi, che passerebbe dai 10mila metri quadrati attuali a ben 50mila, costringendo le 700mila persone che ogni giorno attraversano la stazione (e che, si stima, presto diventeranno 900mila) a prolungare il loro percorso e, allo stesso tempo, penalizzando le attività del centro storico e i centri commerciali nelle periferie meno servite e collegate.

Le proteste sono giustificate dal fatto che la Gare Du Nord è destinata a diventare nei prossimi anni sempre più centrale: oltre a collegare il centro di Parigi con la periferia settentrionale e orientale e con le maggiori città d’Europa, in occasione delle Olimpiadi sarà il fondamentale snodo di collegamento con l’aeroporto Charles De Gaulle, lo Stade de France, un nuovo complesso di piscine e altre strutture adibite all’evento.

Nei prossimi mesi sapremo se l’intero progetto verrà confermato oppure bloccato e completamente ridisegnato.