HomeArchitetturaChi ha paura del termovalorizzatore? La soluzione di Copenhagen

Chi ha paura del termovalorizzatore? La soluzione di Copenhagen

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Termovalorizzatore sì o termovalorizzatore no? Mentre in Italia esplode la polemica (e la confusione tra inceneritori e termovalorizzatori, che non sono la stessa cosa) in Danimarca nessuno sembra avere dubbi. 

Entro la fine dell’anno infatti verrà completato Amager Bakke, forse una delle idee più pionieristiche degli ultimi anni sul tema dello sviluppo urbano sostenibile: si tratta dell’innovativo impianto per la generazione di energia elettrica e termica che sorgerà a Copenhagen portando a compimento il visionario progetto concepito già nel 2011 dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group.

Un termovalorizzatore insomma, ma davvero speciale: la struttura ospiterà infatti sulla sommità un giardino (ispirato al paesaggio alpino, con sentieri e percorsi) e addirittura un impianto sciistico (con apposito centro dove noleggiare sci e snowboard), diventando una nuova attrazione cittadina, pienamente “vivibile” da abitanti e turisti.

Nello specifico Amager Bakke comprenderà tre piste da sci di diversa difficoltà, due impianti di risalita, una parete per l’arrampicata (la più alta al mondo), un ascensore per la cima, terrazze panoramiche e un punto di ristoro

Il progetto rivoluziona l’antiquato concetto di termovalorizzatore abbattendo comunque le emissioni di zolfo del 99,5 % e di un decimo gli ossidi di azoto, il tutto grazie all’impiego di sofisticate tecnologie tra cui la selective catalytic reduction per pulire i gas di scarico; inoltre le emissioni saranno rese visibili a tutti con l’obiettivo di sensibilizzare, perché la ciminiera produrrà un anello di vapore ad ogni tonnellata di CO2 liberata nell’atmosfera. 

Una sfida avanguardistica che fa parte di un più ampio piano di innovazione sostenibile promosso dalla città allo scopo di rendere Copenhagen «CO2 neutral» entro il 2025: di questo passo il traguardo è sempre meno lontano.