HomeArchitetturaCosa vedremo alla Milano Arch Week 2018?

Cosa vedremo alla Milano Arch Week 2018?

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Milano non si ferma mai. Non è ancora iniziata la settimana milanese forse più vivace dell’anno, quella che coincide con il Salone del Mobile, e i pensieri vanno già oltre: è stata infatti appena presentata ufficialmente a Palazzo Marino la seconda edizione della Milano Arch Week, promossa da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale di Milano in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Per cinque giorni, quest’anno quelli compresi dal 23 al 27 maggio, la città diventerà a tutti gli effetti la capitale mondiale dell’architettura, coinvolgendo le principali istituzioni milanesi e soprattutto un pubblico assai vasto, che potrà assistere a eventi, workshop, installazioni mostre, performance e lecture, tenute peraltro da alcuni illustri vincitori del Pritzker Prize come Jacques Herzog, che inaugurerà personalmente il programma giovedì 24.

Il titolo e tema principale della nuova Arch Week, curata dalla prestigiosa triade composta da Stefano Boeri, Mauro Magatti e Salvatore Settis, è Urbania: dunque, se il Politecnico e la Triennale affronteranno i temi del futuro delle città da un punto di vista progettuale e architettonico, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ne esplorerà le implicazioni sugli spazi di cittadinanza attraverso il palinsesto di About a City. Places, ideas and rights for 2030 citizens.

In generale l’obiettivo è quello di partire dal confronto tra Milano e altre città internazionali pe riflettere su tre sfide principali: la crescente diversità e le questioni di convivenza, i diritti delle minoranze, l’accesso ai servizi; l’avanzamento del digitale, l’infrastruttura tecnologica e la dimensione immateriale del futuro urbano; la sostenibilità e gli approcci resilienti e green-based per una progettazione urbana in alleanza con la natura.

Oltre alla presenza attiva di amministratori, policy maker, scienziati, filosofi, architetti, scrittori, urbanisti e studiosi di fama internazionale, che si confronteranno per indagare il nesso tra sviluppo sostenibile e inclusivo, trasformazione urbana e cittadinanza, il programma prevede la partecipazione di importanti enti come l’Ordine degli Architetti di Milano, la Fondazione Prada, Artlab – la piattaforma promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo –, lo Strelka KB di Mosca.

Tra le mostre, il Politecnico ospiterà la monografica su Carrilho da Graça  a cura di Andrea Gritti, e Remix, a cura di Marco Biraghi, mentre il 24 maggio inaugurerà alla Triennale Luigi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura, retrospettiva sul grande fotografo modenese, a cura di Michele Nastasi e del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Ancora, ci saranno una mostra di Armando Perna e Saba Innab curata da Emilia Giorgi e realizzata in collaborazione con la Fondazione Merz, focalizzata sullo spazio urbano libanese; un focus su fotografia, scienza e architettura a cura di Paolo Rosselli, e infine il padiglione e-ux Teatrino progettato da Matteo Ghidoni – Salottobuono per e-ux Architecture e realizzato grazie al supporto delle imprese della Regione FVG e della Filiera del Legno FVG, in cui si svolgeranno interviste ai grandi esponenti della cultura del progetto.

Molti altri appuntamenti animeranno poi il cuore e le periferie milanesi, vera e propria linfa vitale di una settimana che vedrà la cultura dell’innovazione e del progetto al centro dello spazio cittadino.