HomeArchitetturaI due loft gemelli di Federico Delrosso a Milano

I due loft gemelli di Federico Delrosso a Milano

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Due loft metropolitani gemelli nati dal recupero di un unico complesso industriale: il desiderio di due fratelli diventa realtà grazie all’intervento dell’architetto Federico Delrosso, che ha progettato a Milano Loft Go e Loft Jo, due abitazioni di uguale superficie e caratteristiche ma personalizzate.

Il progetto si sviluppa lungo l’asse longitudinale del corpo di fabbrica, impostando una nuova struttura metallica assiale, che sostiene autonomamente il nuovo piano soppalco, staccata dalle murature perimetrali.

Connessi alla struttura vengono realizzati ex novo i blocchi che contengono i servizi, in modo da lasciare sempre molto percepibili le diverse aree di intervento, mentre il soppalco viene chiuso parzialmente dai puntelli verticali di irrigidimento del solaio, che idealmente sono la prosecuzione dell’orditura del solaio a vista, come se il soppalco fosse sospeso: un gioco illusorio che diventa il fulcro del progetto, una sorta di spina dorsale che gestisce spazi e funzioni.

Inoltre, sul pavimento del soppalco, in prossimità delle colonne in pietra e degli appoggi strutturali assiali, sono stati creati tagli in vetro, per dare verticalità alla zona sottostante e valorizzare la struttura esistente.

Infine, i muri perimetrali originari sono a vista, mentre la parte nuova è intonacata e tinteggiata, per evidenziare la coesione tra i due interventi, concepiti con un approccio conservativo e contemporaneo al tempo stesso.

Conclude l’architetto Delrosso:

Intendo la professione di architetto come una dimensione multisfaccettata, composta ed articolata su più piani ed in più direzioni ma capace, attraverso la sintesi progettuale, di arrivare sempre ad un insieme omogeneo di fattori differenti. In ogni progetto, cerco sempre di lavorare in sottrazione, di lasciare spazio allo sguardo e all’immaginazione, ma non mi definirei minimalista, anzi, cerco sempre di creare un equilibrio tra leggerezza e calore sia sul piano strutturale che concettuale. Come è accaduto in questo caso.

Fotografie di Matteo Piazza.