HomeArchitetturaIl faro nell’isola in città, Giuseppe Tortato immagina un eremo urbano

Il faro nell’isola in città, Giuseppe Tortato immagina un eremo urbano

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C’è tempo fino a domani, 24 settembre, per visitare Architettura 6.0 – Tra progetto e futuro, la mostra immaginifica curata da Danilo Premoli presso Cosentino City Milano in Piazza Fontana 6 dove è esposto il progetto “Il faro nell’isola in città” realizzato dall’architetto Giuseppe Tortato. Lo racconta così:

Avendo a disposizione ben 900 metri quadrati in città abbiamo scelto di progettare un eremo: una piccola torre in legno ritorta e sostenibile, come un faro al centro di 800 metri quadri di boschi, orti e con le galline. Come fuori dal mondo, l’edificio è volutamente indipendente dal contesto urbano verso il quale ci possiamo aprire… oppure no”.

Il faro nell’isola in città appare quindi come un edificio indipendente dal contesto in cui si trova inserito ma verso il quale può aprirsi. Per la sua progettazione l’architetto Tortato è inizialmente partito dal concetto del tulou, la casa-fortezza della Cina meridionale, che ruota intorno un grande patio comune, per poi perdersi e ritrovarsi in “uno spazio capovolto”, in cui la torre è al centro, orti e boschi tutt’intorno. Fuori da questo piccolo castello, da quest’isola, la frenesia di silenziosi veicoli elettrici che sfrecciano, le agende elettroniche che si sincronizzano e le call che iniziano.

L’edificio è inoltre realizzato in legno (da qui il profumo che si sprigiona in città) secondo i principi dell’architettura bioclimatica e del “cradle to cradle”: una volta cessate le proprie funzioni, la Torre potrà tornare alla natura, diventando compost e “cibo” per l’ambiente in cui si trova, grazie alla presenza di semi che si attivano una volta esposti agli agenti atmosferici, semplicemente rimuovendo le sigillature che li contengono.

Un approccio olistico alla progettazione in linea con la filosofia dell’architetto e con l’idea di un’architettura 6.0, che mette al centro il benessere dell’individuo utilizzando gli elementi naturali come materiali da costruzione. Da non perdere.