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Il Ferrero Technical Center progettato da Frigerio Design Group

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Nella zona di Alba sorge il nuovo Ferrero Technical Center che rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale. A realizzarlo è stato lo studio Frigerio Design Group.

Il progetto nasce dall’esigenza dell’azienda stessa di riunire e rendere complementari e interconnesse le attività di engineering di Ferrero e, in particolare, quelle destinate alla progettazione dei nuovi impianti di produzione con l’officina dove gli stessi vengono preassemblati e testati.

© Studio Campo

Seguendo dunque i principi e i valori dell’azienda, Frigerio Design Group ha dato vita a un’architettura iconica e rassicurante costruita proprio a partire dal contesto naturale, che si integra nell’ambiente circostante e crea relazioni con gli elementi più caratteristici del paesaggio delle Langhe.

Il nuovo polo si presenta come un edificio bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building) di circa 12.700 mq che può ospitare fino a 200 dipendenti.

Il Ferrero Technical Center

Al piano terra si trovano l’officina per la produzione dei macchinari destinati agli stabilimenti Ferrero e tutte le attività connesse alla loro progettazione; mentre la quasi totalità del livello superiore è destinata a differenti tipologie di uffici, direzionali e operativi oltre che a spazi di lavoro, sale meeting e aree a disposizione del personale.

Appena entrati nell’edificio ci si trova nella grande hall di ingresso a tutt’altezza, interamente vetrata, dedicata all’accesso dei dipendenti e all’accoglienza dei visitatori. Qui spicca la scala metallica dal colore rosso vibrante che attraversa il volume come una sorta di “passeggiata sospesa” e offre a chi la percorre una prima vista su alcune delle attività nel cuore dell’edificio: sulla tripla altezza della hall si affacciano, infatti, le ampie vetrate dei mezzanini, locali che ospitano zone sperimentali, sale riunioni, uffici per i consulenti, un’area relax e gli spogliatoi per il personale.

© Studio Campo

L’officina ha un’ampia campata di 25 m e una lunghezza di oltre 100 m, una pianta regolare e strutture a vista di colore bianco. L’accesso della luce naturale è possibile grazie ad aperture nelle facciate che l’architetto Enrico Frigerio definisce “branchie”, dei veri e propri elementi che permettono all’edificio di respirare.

Gli uffici, invece, riproducono attraverso materiali e colori, la natura che circonda l’edificio. Una serie di patii verdi, denominati dall’architetto “giardini volanti”, sono stati inseriti al centro del grande open space per assolvere funzione bioclimatica, acustica ed estetica e assicurare così una migliore qualità sensoriale e un’illuminazione naturale permettendo al tempo stesso di integrare nella vita lavorativa momenti di relax e incontro, avvicinando la natura interna a quella esterna. Gli spazi sono caratterizzati da vetrate e aperture modulari, continue e trasparenti, con pochi elementi fissi e geometrie coordinate che offrono massima flessibilità.

Tra le scelte dell’architetto Frigerio c’è stata anche quella di togliere dalle singole postazioni i cestini per la carta creando un processo virtuoso di raccolta centralizzata differenziata che ha coinvolto attivamente i dipendenti avviando così una riflessione più ampia che facilita il riciclo. Qui il colore che caratterizza la zona è il verde: lo si ritrova in tre diverse gradazioni sulle pavimentazioni in linoleum, alternato al legno di bambù e nella successione di giardini aperti e sospesi legati dal richiamo alle materie prime della produzione Ferrero.