Alla Milano Arch Week 2019 l’architettura riflette su stessa, offrendo uno sguardo d’insieme che supera confini e barriere per abbracciare l’intero pianeta.
In un’indagine dal respiro così ampio sono dunque numerose le nazioni coinvolte nell’esplorazione di tendenze e criticità contemporanee, nel solco d’internazionalità tracciato della XXII Triennale di Milano inaugurata pochi mesi fa: tra loro non può mancare Cuba, che torna in Triennale 50 anni dopo l’ultima partecipazione.
Questo speciale ritorno, unito alle celebrazioni per i 500 anni dalla fondazione de l’Avana nel 1519, è l’occasione perfetta per “La Habana 500: conservación y futuro”, la conferenza internazionale che si terrà domenica 26 maggio alle ore 14.00 nel Salone d’Onore della Triennale, curata da Umberto Zanetti e con l’atteso intervento di Eusebio Leal Spengler, considerato l’uomo che ha salvato l’Avana Vecchia dal degrado.
Al centro dell’incontro ci saranno infatti numerose e importanti tematiche: tra queste, la rinascita de l’Avana, gli interventi che hanno permesso a uno dei complessi urbani più affascinanti del sud America di evitare il degrado preservando la sua identità storica e culturale, le iniziative che oggi puntano a uno sviluppo più ampio, che non alteri i delicati equilibri architettonici, economici e sociali della città.
Verranno inoltre ripercorse le tappe di un percorso di recupero del Centro Storico che è proseguito fino ad oggi, interessando centinaia di edifici, anche attraverso un forte coinvolgimento degli abitanti e dell’intera città, e che ha dovuto confrontarsi con sfide legate alla speculazione, ai nuovi modelli di turismo, alla riconversione delle abitazioni ad altre destinazioni d’uso; un percorso che oggi si sta estendendo oltre i confini di quella che fu la zona fortificata della città, per interessare nuovi quartieri sia verso il mare che verso la città nuova.
Questo nuovo scenario verrà approfondito negli interventi di Patricia Rodriguez Alomà, direttrice de l’Oficina del Plan Maestro della Città de L’Avana e di Kiovet Sànchez Alvarez, suo collaboratore, che illustreranno le linee guida e i progetti di trasformazione e sviluppo futuro della città, in particolare sulle aree di Puerto y Bahía e del waterfront del Malecon.
Infine, Eduardo Luis Rodriguez, presidente DO.CO.MO.MO Cuba, richiamerà un aspetto poco noto e da valorizzare: la presenza a l’Avana di un vasto patrimonio di architetture del Moderno, oltre 200 tra strutture pubbliche e private, progettate a partire dai primi anni ’50 da importanti architetti cubani e di altri Paesi, come nel caso della splendida Villa De Schulthess, un progetto di Richard Neutra.
Un appuntamento da non perdere per scoprire un lato inedito della capitale cubana.
Crediti fotografici AREA n.150