HomeArchitetturaIl minimalismo fluido di un attico nel Montefeltro

Il minimalismo fluido di un attico nel Montefeltro

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A Sassocorvaro (Pesaro Urbino) Luigi Brenna e Lorenzo Galvani hanno progettato un attico di 150 metri quadri, che deriva da una ristrutturazione su più livelli finalizzata a creare uno spazio fluido e continuo caratterizzato da materiali diversi.

L’eliminazione del piano sottotetto, evidenziata anche dalle forti scelte cromatiche che definiscono i due livelli, ha quasi raddoppiato il volume della zona giorno della casa, rendendola ariosa ed elegante.

Un balcone che corre lungo tutta l’ala ovest collega le due zone giorno (il soggiorno e la sala da pranzo), creando un continuum tra esterno e interno e amplificando il grande spazio aperto. Questa continuità è sottolineata anche dal pavimento in malta di cemento che si estende su tutta la superficie calpestabile come un’unica lastra, continuando all’esterno dove diventa drenante e si distingue per una granulometria di diametro maggiore.

Il minimalismo creato dal pavimento si ritrova anche nella cucina e nella scelta delle sue finiture. All’interno della cucina spiccano i tagli degli armadi verticali e le scanalature dei cassetti dell’isola centrale, che si staglia al centro della stanza come un monolite. Le ante a filo muro, con l’assenza di finiture, seguono lo stesso concetto minimalista e rendono lo spazio ancora più fluido.

Questa caratteristica è enfatizzata anche dall’uso di un sistema di riscaldamento e raffreddamento a pavimento alimentato da un sistema fotovoltaico, che non prevede alcun tipo di modulo a parete.

All’interno del progetto, la scelta della scala cromatica esalta il senso di apertura e continuità degli spazi: la scala di grigi ha permesso di evitare forti effetti di rottura e lo stesso camino è talmente integrato nella parete da essere in perfetta simbiosi con essa.

Infine, la scelta dell’illuminazione aiuta a valorizzare i contrasti di colore, come nel corridoio, dove un gioco di luci e ombre segna il percorso, disegnando segni del tutto simili a fessure sulle pareti. In questo contesto, l’unico elemento che va oltre il raffinato minimalismo è il grande lampadario nella zona giorno, come a indicare che il centro della casa si trova proprio lì.