HomeArchitetturaIl nuovo Centre Pompidou di Chipperfield a Shanghai

Il nuovo Centre Pompidou di Chipperfield a Shanghai

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Assecondando un processo di globalizzazione che vede sempre più istituzioni museali europee varcare i confini del nostro continente, anche il Centre Pompidou di Parigi ha recentemente allargato i suoi orizzonti inaugurando la nuova, prestigiosa sede di Shanghai.

Nasce così il Centre Pompidou x West Bund Museum Project, il cui edificio progettato dall’architetto britannico David Chipperfield va ad occupare un ex sito industriale oggi convertito in nuovo polo culturale affacciato sul fiume Huangpu.

Il museo comprende una superficie espositiva pari a 25.000 mq e si articola su tre volumi sfalsati distribuiti attorno ad una hall centrale, dominata da un atrio a tripla altezza dove sono collocate una libreria e una caffetteria.

Il progetto è concepito per garantire l’autonomia di ciascuna sezione del museo rispetto alle altre, e gli spazi sono organizzati in maniera strategica: i due livelli inferiori ospitano sale polifunzionali, laboratori e aree didattiche mentre le gallerie espositive si trovano al livello superiore, incorniciate da ampie vetrate con affaccio sulla città.

La forma del complesso è allungata per valorizzare la vista panoramica sul fiume mentre le facciate sono rivestite in vetro riciclato per conferire un effetto iridescente durante il giorno e prismatico durante la notte, a contrasto con la luminosità più morbida delle coperture in gesso a sbalzo.

Le sale espositive inoltre sono disposte in modo tale da creare importanti spazi pubblici interstiziali, tra cui la spianata sul lungofiume aperta a tutta la cittadinanza; il legame con l’ambiente circostante viene poi enfatizzato non solo dalla vista sullo skyline di Shanghai ma anche dalla presenza di una grande terrazza situata in corrispondenza dell’ingresso.

Il risultato è un’affascinante mescolanza di blocchi monolitici e percorsi fluidi tra interno ed esterno: una celebrazione avanguardistica dello scambio culturale e sociale tra Europa e Asia, destinato a crescere negli anni a venire in maniera sempre più evidente.

Fotografie di Simon Menges.