Il nuovo Ospedale di Cremona sarà una città nella città con molteplici funzioni e relazioni che trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa. A progettarlo è lo studio Mario Cucinella Architects.
Sviluppato su sette livelli fuori terra, l’edificio è suddiviso in due corpi principali che si connettono al livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore) e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia.
Al centro del progetto c’è il paziente in quanto punto fondamentale del sistema ospedaliero: l’utente dunque troverà ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; d’altra parte, si rompe l’isolamento dei vari reparti, non più “celle” distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici e infermieri) che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema nel quale l’intero ospedale collabora alla cura del paziente come se fosse un unico reparto, e non come una sommatoria di reparti isolati.
Vista la situazione vissuta solo pochi anni fa, altro tema centrale del progetto è la flessibilità: così nel nuovo Ospedale di Cremona si punterà a facilitare il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto).
L’architettura del nuovo Ospedale di Cremona definisce anche un gradiente di accessibilità degli spazi: dagli ambienti raccolti nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali a quelli più permeabili e aperti ai cittadini che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori e connettono l’ospedale alla scala urbana. Lo sono, ad esempio, l’Hospital Street, area di accoglienza per il pubblico ma anche spazio di interazione per il personale sanitario, e il Centro di gestione, che al primo piano accoglie gli spazi dedicati al governo delle attività cliniche dislocate sul territorio.
Il Nuovo Ospedale, che si sviluppa in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, segue un andamento semicircolare che garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale tra i due elementi. Il progetto architettonico permette di concepire gli spazi proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: per esempio la copertura verde che emerge dal sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l’Ospedale un luogo attivo per l’incontro e l’interazione sociale. Le funzioni di asilo ed aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità.