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(un)fair Milano e l’arte contemporanea a 360 gradi

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(un)fair Milano, un evento full immersion nell’arte contemporanea, si è appena concluso presso gli spazi del Superstudio Maxi di Milano con la direzione di Laura Gabellotto e Manuela Porcu.

Artisti emergenti, collettivi all’avanguardia, gallerie d’arte e performance live hanno catturato la nostra attenzione, con un programma arricchito da talk e approfondimenti sulle complesse tematiche del mondo dell’arte contemporanea.

© Andrea Boni

Un’ampia panoramica era quella presente in fiera, con tendenze e tematiche innovative che accolgono le nuove generazioni e invitano lo spettatore a conoscere ed esplorare un universo in cui emozioni e relazioni umane si intrecciano con il mondo delle arti visive.

© Andrea Boni

Tra le diverse mostre presentate dalle Gallerie, una sezione è dedicata alla decorazione di skateboard costruiti e utilizzati come tavole da pittura e resi interattivi con una sorprendente applicazione che usa la realtà aumentata, alla scoperta di una dimensione digitale dell’opera.

© Andrea Boni

Coinvolgente la sezione dedicata agli artisti attivi nella Milano Anni ‘70 che ci ha offerto uno sguardo sui contrasti degli “anni di piombo” durante i quali i movimenti studenteschi sono stati i protagonisti di manifesti in cui si sovrappongono passione civile, contestazione politica e desiderio di giustizia sociale.

© (un)fair

La rassegna ha anche proposto uno sguardo alternativo sull’universo della parità di genere e sul climate change che si intrecciano con temi come la percezione della sensualità e dell’eros in uno spazio narrativo contemporaneo ed eccentrico.

© Andrea Boni

Tra le mostre più interessanti si sono distinte le opere di artisti che hanno saputo interpretare un concetto o un’emozione attraverso la fusione di parole e immagini. Un modello innovativo per ritrarre personaggi del presente e del passato che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra storia.

© Andrea Boni

Infine, si sono viste moltissime opere in vendita tra le proposte delle oltre 60 Gallerie presenti, segnale che l’approccio al mercato dell’arte contemporanea è cambiato, attirando una nuova generazione di collezionisti, più liberi di spaziare tra generi che vanno dalla pittura alla scultura alla fotografia. Le opere esposte in modo innovativo, a volte informale, si presentano qui come potrebbero essere posizionate sulle pareti di casa, proprio dove ogni collezionista o semplice appassionato vorrebbe vederle.