Nel 1883 il salumiere Francesco Peck di Praga decise di aprire una bottega di salumi e carni affumicate in Via Orefici 2, nel cuore della città di Milano. Oggi, dopo ben oltre un secolo di storia, Peck è tra le più celebri istituzioni milanesi per quanto riguarda cibo e vino da autentici gourmand.
Come in tutte le storie di qualità, anche per la gastronomia Peck il rinnovamento è importante: per questo, di recente, è stato chiamato l’architetto Alessandro Scandurra per affidargli l’incarico di curare la realizzazione del nuovo caffè e spazio di ristoro situato al piano terra del negozio.
L’ispirazione dell’architetto ha preso le mosse dall’atmosfera e dalla cultura dei bistrot mitteleuropei (che rimandano appunto allo scenario dal quale tutta l’avventura di Peck è nata), creando un locale austero ma raffinato, curatissimo in ogni dettaglio, dove il lavoro di ristrutturazione ha incluso interventi di risistemazione dell’area vendita tè e piccola pasticceria e delle casse.
Si comincia con una panca ad anfiteatro dotata di alto schienale e pensata per delimitare l’ambiente, mentre il bancone del bar è stato realizzato in peltro battuto a mano; i tavolini sono di vetro, accompagnati agli sgabelli di ferro e alle sedie di faggio Belleville, disegnate dai fratelli Bouroullec per Vitra.
L’illuminazione, infine, si articola su un sistema di faretti inseriti nel soffitto ribassato, mentre le due colonne centrali sono parzialmente rivestite di legno chiaro e si collegano al pavimento con una sorta di “colletto” di pietra, in un mix di materiali e sfumature che invitano ad entrare nel mondo Peck.