Il celebre Palazzo dei Diamanti di Ferrara, capolavoro del Rinascimento, ha recentemente riaperto al pubblico dopo un complesso lavoro di restauro e riqualificazione curato dallo studio di architettura Labics, terminato nel febbraio 2023.
Il primo intervento ha riguardato i principali ambienti espositivi preesistenti: l’Ala Rossetti e l’Ala Tisi. Le sale sono state dotate di superfici altamente tecnologiche, dietro alle quali sono nascoste le dotazioni impiantistiche. Nell’Ala Rossetti sono state realizzate nuove pavimentazioni in terrazzo alla veneziana e in entrambe le ale sono stati inseriti nuovi portali in ottone brunito per evidenziare la sequenza spaziale del palazzo rinascimentale.
Il secondo intervento ha riguardato gli spazi precedentemente occupati dal Museo del Risorgimento, che sono stati completamente rinnovati e destinati a nuove funzioni a supporto dell’attività espositiva: caffetteria, libreria, sala didattica e spazio polifunzionale. Inoltre, i cortili interni a questa parte del complesso, che Labics ha interpretato come “stanze all’aperto”, sono stati rinnovati e integrati nel percorso museale, valorizzando la particolarità di un palazzo che alterna pieni e vuoti, spazi interni e spazi esterni confinati.
Il terzo intervento ha riguardato la continuità dei percorsi sia all’interno sia all’esterno. Per quanto concerne i percorsi interni, è stato riaperto un importante collegamento, interrotto nel corso del tempo, tra l’ex Museo del Risorgimento e il cortile principale; inoltre, è stato valorizzato l’accesso attraverso la loggetta affacciata sul cortile principale, rendendola parte integrante del percorso di visita.
L’intervento più rilevante è infine la realizzazione nel giardino del collegamento tra le due ali del Palazzo attraverso una struttura lignea, essenziale e leggera, in parte vetrata, che si estende nel giardino, rimarcandone le geometrie principali. Il giardino, concepito da Labics in collaborazione con il paesaggista Stefano Olivari, recupera le suddivisioni dell’antico brolo in riquadri quadrati e rettangolari e riporta alla luce, in chiave contemporanea, l’assetto documentato a partire dalla seconda metà del Settecento.
Gli interventi realizzati per il Palazzo dei Diamanti costituiscono quindi un complesso organico di azioni mirate sia alla conservazione dell’edificio storico, della sua spazialità e qualità intrinseca, sia all’adeguamento dei suoi ambienti alle esigenze di un moderno spazio espositivo. Il progetto, in definitiva, è pensato per strutturare i percorsi del complesso monumentale e consolidare in Palazzo dei Diamanti un’idea contemporanea dello spazio museale.