HomeArchitetturaIl SUMMIT One Vanderbilt Observatory di Snøhetta a New York

Il SUMMIT One Vanderbilt Observatory di Snøhetta a New York

-

 

Un punto di vista privilegiato sullo skyline newyorkese: è il nuovo SUMMIT One Vanderbilt Observatory progettato da Snøhetta come un grande complesso di osservazione articolato su quattro piani, dotato di una serie di spazi multisensoriali dedicati all’arte e arricchiti dalla vista panoramica sulla Grande Mela.

Il viaggio su SUMMIT One Vanderbilt inizia sottoterra alla celebre Grand Central Station per entrare poi in una sala di attesa rivestita di pannelli di legno; da qui si accede agli ascensori a specchio, mezzo di trasporto che conduce al 91° piano.

© Michael Grimm Photography

All’arrivo, i visitatori sono accolti dalla Hall of Light, una passerella illuminata che ricrea in tempo reale il colore, la tonalità e la luminosità del cielo all’interno dell’edificio; a seguire, un’installazione a specchio a due piani progettata da Kenzo Digital riorienta la percezione, riflettendo la città all’infinito.

Nelle aree adiacenti, Snøhetta ha progettato spazi di transizione dalla vocazione sociale, segnati geometrie flessibili e materiali caldi, che bilanciano le installazioni immersive dell’osservatorio.

In cima all’osservatorio, il Summit Lounge offre poi uno spazio accogliente che contiene una scultorea panchina panoramica in legno e un camino sospeso che i visitatori possono godersi mentre ammirano i panorami di Manhattan.

© Michael Grimm Photography

C’è poi un’altra zona dell’osservatorio incentrata sugli aspetti più rilassanti dell’esperienza: appena fuori, la terrazza a forma di L offre un bar all’aperto con tavoli in granito scuro scolpiti e panche in legno massiccio, mentre gli arbusti di montagna, le piante perenni dei prati alti e le erbe, in aggiunta all’uso di materiali grezzi, richiamano una tradizionale esperienza sulle montagne.

In questo modo, il viaggio sulle “vette” di New York assume un significato che va molto al di là della contemplazione: diventa occasione di interazione e convivialità, sublimando ad alta quota l’idea di comunità urbana.