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L’auditorium dinamico di Studio Gemma e Alvisi Kirimoto per il polo universitario LUISS Guido Carli

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“L’Aula Magna rappresenta un nuovo modello di auditorio, concepito per diventare un riferimento internazionale, sia in ambito accademico-universitario, che nel mondo dello spettacolo. Offrendo un ampio spettro di usi e di attività, la sala si sviluppa in relazione al contesto, seguendo linee guida ben precise: l’inserimento in un polo universitario di grande prestigio, l’adozione di un linguaggio architettonico contemporaneo, e l’integrazione, quasi mimetica, di una forte componente tecnologica.”

Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio Alvisi Kirimoto, sceglie queste parole per descrivere il nuovo auditorium realizzato da Studio Gemma e Alvisi Kirimoto, capace di coniugare diversi programmi funzionali all’interno della storica sede centrale del polo universitario LUISS Guido Carli, nel cuore del quartiere Trieste a Roma.

Situata al livello -2, l’Aula Magna si sviluppa su una superficie totale di quasi 700 mq, per un’altezza di 7,5 m; la sala, con una capacità di 500 posti, è dotata di foyer e spazi accessori come la navata d’ingresso, la galleria, la cabina della regia, il backstage, la sala dei conferenzieri e la cabina per la traduzione simultanea.

Gli interni sono stati accuratamente progettati per garantire grande versatilità, e ospitare, attraverso molteplici configurazioni, diversi tipi di eventi culturali, artistici e sociali, dalle conferenze alle lezioni in aula, dalle serate di gala al cinema.

L’auditorium conserva l’impianto originario, di cui viene esaltata la componente asimmetrica: in corrispondenza dell’ingresso, lo spazio si dilata, generando una navata laterale polifunzionale, cui si contrappone sul lato opposto, una parete continua; inoltre la scelta progettuale di riportare a vista la struttura portante di cemento scandisce il volume in campate strutturali.

La sala coniuga due ambiti principali dal punto di vista funzionale e architettonico: la platea, che grazie a una tenda avvolgibile alloggiata nella trave centrale è utilizzabile anche solo per metà; la galleria, che una parete divisoria mobile rende all’occorrenza autonoma e sfruttabile simultaneamente come aula. 

La platea è costituita da quattro settori di sedute più due settori ai lati della cabina regia, in parte rimovibili: le poltrone in tessuto grigio riprendono il colore della moquette, conferendo omogeneità all’insieme, e sono dotate di tavolino a ribalta, presa elettrica e USB, permettendo di sfruttare la sala anche come aula. 

La finitura dell’Aula Magna è divisa in due ordini: la parte bassa della sala è in pannelli di Celenit tinteggiati di grigio e listelli di rovere naturale, dietro cui è posto uno strato di lana di roccia per le prestazioni acustiche della parete; così è rivestita anche la navata d’ingresso, dal controsoffitto che integra l’illuminazione tra i listelli stessi, alle pareti, dove in parte i listelli sono ribaltabili e utilizzabili come appendiabiti.

In prossimità del podio, il rivestimento a listelli prosegue a tutta altezza, nascondendo la porta d’accesso della cabina traduttori, mentre il palco, rialzato di soli 30 cm, ha una pavimentazione in doghe di rovere e un rivestimento a parete in plafoni, anch’essi di rovere, che incorniciano la parete a fondo nero in continuità con il grande schermo Led Wall; le pannellature nere apribili a libro nascondono l’accesso ai locali tecnici del backstage. 

L’ordine superiore delle pareti sottolinea la natura asimmetrica della sala: se la parete ovest presenta plafoni di rovere che si distaccano dalla parete di fondo intonacata, in analogia con il controsoffitto, la parete est in cartongesso con intonaco graffiato, è pensata come sfondo per le proiezioni, grazie a tre proiettori incassati nella parete opposta.

Progettata per ospitare più tipi di eventi, l’Aula Magna vanta poi una sofisticata tecnologia audio, video e luci: touchscreen in regia, sul podio e portatili permettono di predisporre le diverse configurazioni della sala. 

La galleria, infine, attrezzata con schermi per proiezioni avvolgibili e tutti gli apparati che ne consentono l’uso didattico, ha le pareti in intonaco graffiato e il controsoffitto in pannelli di rovere, coerentemente con il resto della sala; la parete mobile, che la separa all’ambiente principale, è costituita da pannelli impacchettabili con elevate caratteristiche di isolamento acustico.

La progettazione è stata dunque curata a 360°, a partire dagli arredi, come il tavolo conferenzieri e il podio, disegnati su misura con un’attenzione minuziosa per il dettaglio, la funzionalità e l’integrazione di tutti gli apparati tecnologici. 

In tale contesto, anche l’uso del colore e la scelta dei materiali sono ben calibrati: ai toni freddi della struttura di cemento a faccia vista e dell’intonaco a grana grossa graffiato, si affianca il calore del legno di rovere naturale, in un gioco equilibrato di texture e di contrasti cromatici. 

Un luogo versatile e innovativo, in sintonia con lo spirito dell’Università LUISS.